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Il luogo in cui è avvenuto l’incidente nel quale ha perso la vita Salvatore Cervone, 37 anni

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Stava lavorando di notte ad opere di manutenzione del manto stradale nel tratto dell’A14 tra San Severo e Foggia quando è stato travolto e ucciso da un Tir: l’uomo, un operaio di una ditta di Nola appaltatrice di Autostrade, era di Afragola (Napoli) aveva 37 anni e si chiama Salvatore Cervone. Come lui a settembre scorso, sullo stesso tratto autostradale, era stato travolto e ucciso da un mezzo pesante un altro operaio di 47 anni che stava predisponendo la segnaletica per l’apertura di un cantiere.

La scorsa notte, l’autista del tir si è fermato a soccorrere l’uomo travolto e ha chiamato i soccorsi, ma all’arrivo del 118 l’operaio era già morto. L’autista, un quarantenne della provincia di Bari, è ora indagato. Gli agenti della polstrada hanno sequestrato il tir e il mezzo usato dall’operaio e stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Sul posto è intervenuto anche personale dello Spesal – Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro – per verificare la posizione lavorativa della vittima. Per tutta la notte il tratto di autostrada interessato è stato chiuso al traffico e la circolazione è ripresa solo in mattinata.

La Fillea Cgil denuncia «Un evidente problema di sicurezza nei cantieri autostradali della A14 in provincia di Foggia» e con il segretario generale della Capitanata, Savino Tango, chiede «Alla stazione appaltante e alle istituzioni preposte ai controlli un intervento, perché due infortuni mortali in pochi mesi nello stesso tratto non posso essere solo addebitati a fatalità».

Secondo il sindacalista, «vanno predisposte misure che fermino questo drammatico e non più sostenibile bilancio di vittime sui cantieri» con «la migliore segnalazione dei lavori fino alla decisione di chiudere il tratto interessato dai lavori».
L’Associazione sostenitori Polstrada (Asaps) ha reso noto che sono state 38 le vittime e 162 i feriti nei 124 sinistri registrati lo scorso anno dall’Osservatorio Asaps sugli incidenti nei cantieri stradali.

Fra le 38 vittime, otto erano operai o cantonieri che lavoravano nel cantiere; 87 incidenti sono avvenuti sulle autostrade o strade a carreggiate separate e 37 sulle strade ordinarie. Dei 124 incidenti gravi, ben 34 sono avvenuti in Liguria, «per le ovvie ragioni – sottolinea l’Asaps – legate ai numerosi cantieri nei tratti autostradali di quella regione». Seguono Emilia Romagna con 12, Lombardia e Marche con 11, Veneto e Umbria con 9.

Cervone è la seconda vittima sul lavoro che si registra in Capitanata in poco più di una settimana: lo scorso 29 marzo Vincenzo Errico di 70 anni è morto a Cerignola cadendo dal cornicione di una palazzina su cui stava eseguendo lavori.

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