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Oltre 1,2 milioni di euro di presunte frodi legate al reddito di cittadinanza scoperte dalla guardia di Finanza di Foggia
FOGGIA – Sono 192 le persone sospettate di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza individuate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia nel corso di attività ispettive condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia.
In sostanza, partendo dalle informazioni contenute nelle banche dati messe a disposizione dall’Inps sulla base dell’intesa stipulata con il Corpo della Guardia di Finanza a livello centrale, ed all’esito di specifiche analisi di rischio i finanzieri hanno individuato diversi nuclei familiari ritenuti “sospetti”.
Nei gruppi familiari, secondo la Finanza, all’interno dei nuclei familiari «sono risultate presenti persone che percepivano il beneficio seppur risultando contemporaneamente proprietari di beni immobili o valori mobiliari ovvero percettori di redditi, non dichiarati, oltre le soglie previste dalla legge».
Analizzando le istanze presentate, inoltre, sono emerse numerose posizioni apparentemente irregolari prevalentemente a Manfredonia, San Severo, Lucera, Vieste, Rodi Garganico, Cagnano Varano e Carpino.
FOGGIA, FRODI LEGATE AL REDDITO CITTADINANZA PER OLTRE 1.2 MILIONI
Tra questi, 2 nuclei familiari sono risultati con persone sottoposte a misure cautelari personali in quanto ritenute affiliati alla locale criminalità e 2 cittadini stranieri avevano dichiarato falsamente di essere residenti in Italia. I finanzieri hanno scoperto altri casi sospetti a seguito di controlli in materia di lavoro sommerso presso esercizi commerciali, bar e ristoranti nonché in una Rsa di Cerignola, con richiesta dei dipendenti di essere pagati in nero per non perdere i requisiti per la concessione del beneficio.
Oltre 150 posizioni sono emerse, invece, da un’attività ispettiva della Tenenza di Lucera che ha individuato persone che avevano riscosso vincite derivanti da giochi on-line, anche superiori a 100.000 euro, omettendo di comunicare tali circostanze, in tal modo conservando il beneficio.
L’ammontare delle presunte frodi riferite ai casi in questione supera 1,2 mln di euro, di questi gran parte sono stati recuperati con dei sequestri. Tutte le posizioni sono al vaglio della Procura della Repubblica di Foggia, che ha delegato puntuali approfondimenti e disposto il sequestro delle somme ritenute indebitamente percepite.
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