Il tribunale di Foggia
2 minuti per la letturaSarà il senatore Andrea Ostellari a riferire domani in commissione Giustizia al Senato sul disegno di legge per l’istituzione a Foggia di una sezione distaccata della corte di appello di Bari in funzione di corte di assise di appello, di una sezione distaccata del tribunale per i minorenni di Bari, di una sezione distaccata della Direzione distrettuale antimafia di Bari.
La quarta mafia, considerata tra le più feroci in Puglia, fa sentire sempre di più il suo peso come confermano in ordine di tempo gli ultimi due omicidi avvenuti : Luigi Ermanno Bonaventura ucciso il 14 agosto a San Severo e Matteo Anastasio freddato mentre era su uno scooter con un bambino di 6 anni, per fortuna rimasto ferito. Il filo rosso che lega le due morti, conferma la necessità di istituire un presidio giudiziario nel foggiano come hanno chiesto i sindaci di San Severo e Lucera.
Proprio nei giorni scorsi i due avevano incontrato il capo di gabinetto del Ministero della Giustizia a cui avevano consegnato la richiesta per la sede distaccata della Corte d’appello di Bari, nel foggiano. Francesco Miglio e Giuseppe Pitta avevano sottolineato nella nota consegnata, tra l’altro, quanto l’escalation criminale fosse proporzionata all’assenza ed alla lontananza dei presidi di Giustizia.
Il tema, però, nonostante il carattere di urgenza era stato definito “complicato” dal ministro Cartabia perchè «Sono necessari interventi normativi che passano da una revisione della geografia giudiziaria.
Ci sono riforme che ci tengono impegnati, come quella del Csm, ma questo non significa che non ci sia attenzione sulle richieste di questo territorio – aveva concluso il 13 ottobre scorso proprio a Foggia dove aveva partecipato a un incontro organizzato dall’università degli studi del capoluogo, su mafia e antimafia.
Al ministro aveva risposto il senatore Marco Pellegrini, Capogruppo per il M5S in Commissione Antimafia e Coordinatore del XV Comitato di indagine sulle mafie pugliesi. «L’istituzione a Foggia delle sezioni distaccate della Corte d’Appello di Bari, della Dda e del Tribunale per i Minorenni – aveva detto – è assolutamente indispensabile in questo territorio per contrastare ancor meglio l’offensiva delle pericolose mafie foggiane. Comprendo la ministra Cartabia quando ravvede la complessità della sua realizzazione ma non è detto che bisogna fare solo le cose semplici – aveva poi concluso.
Su tutto pesa uno degli eventi emblematici di una guerra fra Stato e criminalità che resta il punto di svolta più recente della storia della criminalità organizzata del foggiano: le due morti innocenti, il 9 agosto 2017, nelle campagne di San Marco in Lamis, dei due fratelli agricoltori Luigi e Aurelio Luciani uccisi dal commando che aveva appena freddato il boss Mario Luciano Romito e suo cognato Matteo De Palma e che li aveva incrociati a bordo del loro Fiorino diretti in campagna.
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