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1 minuto per la letturaAggressioni verbali, spintoni e calci. Così venivano trattati i sindacalisti che provavano ad entrare nel Gran Ghetto di San Severo, in provincia di Foggia, per assistere i migranti nel percorso di prima accoglienza. Autori delle violenze alcuni braccianti ritenuti vicini all’Usb, sigla sindacale dalla quale è nata nel maggio 2020 la Lega Braccianti fondata dal neo deputato Aboubakar Soumahoro.
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“In quel ghetto si entrava a fatica. Riscontrammo che non erano gradite intromissioni all’interno dell’insediamento spontaneo di “Torretta Antonacci”, alle porte di San Severo (Foggia)». È quanto ha ricordato Daniele Iacovelli, segretario provinciale della Cgil Foggia, parlando delle recenti vicende sullo sfruttamento dei braccianti in varie parti d’Italia e, soprattutto, dell’aggressione subita nell’estate del 2020 nel «Gran Ghetto” (Torretta Antonacci) che si trova nelle campagne del Foggiano. Per questa aggressione Iacovelli presentò una denuncia a carico di tre braccianti dell’Usb.
L’altro episodio di violenza registrato nel «Gran Ghetto» è avvenuto nel 2022 ai danni di Mohammed Elmajdi, presidente dell’associazione Anolf – Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere – della Cisl Foggia.
«Con la nostra associazione – afferma Mohamed – abbiamo vinto un bando della Regione Puglia per la gestione di un container per accoglienza, vigilanza e assistenza pratiche per permesso di soggiorno a Torretta Antonacci».
«Il 5 agosto scorso – ripercorre – sono stato aggredito verbalmente da una decina di migranti riconducibili all’Usb; sono ritornato una seconda volta l’11 agosto ed in questo caso gli stessi braccianti mi hanno circondato ed aggredito fisicamente». Il sindacalista ha denunciato i fatti ai carabinieri.
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