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Sequestrato un quintale di botti illegali nel Foggiano: tre arresti con l’accusa di porto illegale e detenzione di ordigni esplosivi. I Carabinieri hanno rinvenuto la merce in un seminterrato del complesso comunale in cui hanno sede gli uffici del Giudice di Pace di Lucera.
LUCERA (FOGGIA) – Colpo grosso contro il mercato illegale di botti e ordigni esplosivi in vista delle festività natalizie. I carabinieri della compagnia di Lucera, in un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno arrestato in flagranza di reato tre persone, tra cui un dipendente comunale, con l’accusa di detenzione e porto illegale di ordigni esplosivi.
L’indagine si inserisce in un piano più ampio di contrasto al traffico clandestino di fuochi pirotecnici, spesso realizzati senza rispettare alcuna norma di sicurezza, rappresentando un grave rischio per la pubblica incolumità.
IL RITROVAMENTO NEGLI UFFICI COMUNALI
Il sequestro ha portato alla scoperta di un vero e proprio arsenale pirotecnico. Durante una perquisizione, i militari hanno rinvenuto circa un quintale di botti illegali e ben otto chili di ordigni esplosivi artigianali, noti per l’elevata pericolosità. La merce era stoccata in un seminterrato del complesso comunale in cui hanno sede gli uffici del Giudice di Pace di Lucera. La presenza di un dipendente comunale tra gli arrestati getta ulteriori ombre sulla vicenda, sollevando interrogativi sull’eventuale coinvolgimento di altre persone o sulla possibile esistenza di una rete criminale più ampia operante nella zona.
LA PERICOLOSITÀ DEGLI ORDIGNI SEQUESTRATI
L’intervento dei carabinieri, supportati dal personale specializzato del Nucleo Artificieri, è stato fondamentale per mettere in sicurezza l’area e neutralizzare ogni rischio di detonazione. Gli ordigni artigianali rinvenuti, privi di qualsiasi certificazione, avrebbero potuto provocare esplosioni devastanti, con gravi danni a persone e cose.
UN QUINTALE DI BOTTI ILLEGALI NEL FOGGIANO: 3 ARRESTI
I tre arrestati, accusati di porto illegale e detenzione di ordigni esplosivi, sono stati immediatamente trasferiti nel carcere di Foggia. La Procura ha avviato accertamenti per approfondire i canali di approvvigionamento e distribuzione dei botti, oltre a verificare eventuali connessioni con altri episodi simili registrati nel territorio.
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