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Si sblocca la procedura per il maxi concorso alla Regione Puglia. Entro la fine di settembre sarà bandita la prima selezione per 126 addetti Nue, vale a dire operatori del numero di emergenza unico europeo (112) legato alla Protezione civile. Poi, entro la prima metà di ottobre l’ente bandirà le altre selezioni, per un totale di 754 figure professionali.

A darne notizia è l’assessore al Personale e Organizzazione, Gianni Stea. Un maxi concorso atteso da oltre cinque anni, bloccato e rinviato dalla pandemi Covid e sbloccato dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ha richiesto tempi ristretti soprattutto per la selezione degli addetti al numero di emergenza.

Una boccata d’ossigeno ritenuta necessaria per ringiovanire e rinforzare la macchina amministrativa in costante carenza di personale. Le uscite per mezzo di Quota 100 e quelle fisiologiche di chi ha maturato il diritto alla pensione hanno ulteriormente reso necessaria la ricerca di nuovo personale e fatto accelerare i tempi. Manca solo la firma della convenzione col centro servizi Formez che dovrebbe curare la procedura selettiva. La Regione assumerà 32 dirigenti, 252 figure di area tecnica, tra ingegneri, architetti, geometri e periti, 145 amministrativi, 75 unità di area economico-finanziaria, 19 addetti ai sistemi informatici e tecnici, tre istruttori legislativi, cinque avvocati e 11 tra giornalisti e addetti alla comunicazione, due addetti ai servizi regionali e 206 lavoratori di categoria B con licenza media. Tra le figure anche quelle di 20 autisti. Tutti a tempo indeterminato.

L’idea è quella di completare le procedure di selezione entro la fine dell’anno e avere così la graduatoria finale con le 126 unità da inserire in organico (si dovrebbero aggiungere altre due unità relative al concorso precedente). Per le altre posizioni, invece, la Regione spera di riuscire a completare l’intero iter entro i primi tre mesi del 2022. Il tutto, ovviamente, Covid e misure di sicurezza permettendo.

“Ci aspettiamo dai 60 ai 70 mila partecipanti – spiega Stea –, molti provenienti da fuori regione. La macchina amministrativa è fondamentale e si deve ringiovanire. Avrei preferito mettere un limite di età ma questo per legge non si può fare. Ringrazio l’ufficio del ministero col quale abbiamo avuto un’ottima collaborazione, che spero rimanga tale fino alla fine del mandato, al di là dei colori politici”.

Tra i titoli non ci saranno corsie preferenziali per chi ha già lavorato con l’amministrazione. Il concorso è aperto a tutti, in base ai requisiti richiesti. Le prove delle selezioni, con tutta probabilità, si terranno nelle singole province, o accorpandone un paio, perché l’idea è quella di favorire la prossimità di chi concorrerà.

“Chi verrà da fuori regione – aggiunge Stea – è probabile che sia accorpato in un’unica sede o in quella più facilmente raggiungibile. È giusto dare una speranza e una possibilità ai giovani in modo che diano lustro con le loro intelligenze all’ente. Abbiamo bisogno di risorse umane fresche e per questo lancio un appello a tanti giovani a partecipare sperando che molti di loro possano dare il loro contributo per il bene del territorio. Spetta a loro domani far crescere questa Regione”.

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