Un momento dell’incontro di ieri mattina organizzato dalla Cna
2 minuti per la letturaUn grido d’allarme e un accorato appello alle istituzioni per salvare i luoghi del divertimento. A lanciarli sono la Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) di Bari e la “Assoperatori locali da ballo”. Destinatari: il Governo, in primis, ma anche le altre istituzioni. Il daspo, i metal detector nelle discoteche e la presenza delle forze dell’ordine fuori dai locali costituiscono alcune delle proposte che i promotori dell’incontro di ieri mattina hanno avanzato «a seguito dei surreali episodi accaduti nelle scorse settimane».
Il riferimento è agli episodi di violenza avvenuti, in particolare, in due discoteche: il Df di Bisceglie e il Demodè di Modugno: nel primo caso, un giovane di Bari è stato accoltellato; nel secondo; un addetto alla sicurezza del locale è stato ferito da colpi di pistola. Per fortuna, si è evitato il peggio in entrambi i casi e i responsabili sono stati individuati e arrestati. «In questi luoghi dell’intrattenimento sono accaduti fatti spiacevoli, assolutamente non dipesi dalla gestione dell’evento in atto», ha spiegato l’associazione in una nota.
«Faremo delle richieste ben precise alle istituzioni – ha detto la vicesegretaria della Cna Bari, Antonella Gernone – con la volontà che queste arrivino alle massime autorità governative e nello specifico alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, per tutelare ragazze e ragazzi, gli utenti, le loro famiglie, ma anche i gestori dei locali».
«Dopo diciotto mesi di chiusura – ha aggiunto Pasquale Dioguardi, presidente dell’Assoperatori locali da ballo della Cna – le situazioni verificatesi impongono inevitabilmente un supporto da parte delle autorità di pubblica sicurezza, a tutela dei fruitori dei servizi ma anche di noi gestori dei locali, poiché il pericolo non è determinato da noi. Per questo è necessario attribuire una responsabilità oggettiva a chi si rende pericoloso, come negli stadi».
Presente all’incontro anche Roberto Maggialetti, il gestore del Df di Bisceglie. «Abbiamo la necessità assoluta di avere una mano da parte delle istituzioni e delle forze di polizia – ha sottolineato – da soli non possiamo contrastare questo momento di grande disagio giovanile protagonista degli episodi accaduti a Barletta, poi a Bisceglie e Modugno e in altre parti d’Italia.
Servono quindi iniziative forti da parte di tutti, a cominciare da noi operatori commerciali con l’impiego di dotazioni di sicurezza, ma anche con maggiore controllo delle forze di polizia all’esterno dei locali per contrastare questi fenomeni di microdelinquenza. Da soli il problema non riusciamo a risolverlo, per questo chiediamo a gran voce un intervento delle istituzioni».
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