Lo sciame meteorico avvistato nel Salento
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«La Terra attraversa questi detriti che bruciano con l’impatto con l’atmosfera. E’ un fenomeno che avviene periodicamente e che può essere più o meno visibile o avvertibile a seconda delle condizioni meteorologiche», si legge nella nota.
«Non sono fenomeni rari ma sono stati osservati anche in anni scorsi e non dovrebbero destare né preoccupazione, né clamore», sottolinea il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario.
«La protezione civile regionale ha seguito comunque questo fenomeno con il centro funzionale, il dipartimento nazionale di protezione civile e l’istituto nazionale geofisica e vulcanologia», conclude.
Uno sciame meteorico avviene quando la Terra, nel suo moto orbitale intorno al Sole, attraversa l’orbita di una cometa che ha lasciato una scia di detriti. Entrando a contatto con l’atmosfera a una velocità di alcune decine di chilometri al secondo, questi piccoli frammenti di roccia (meteoroidi) sono bruciati per attrito con l’atmosfera, lasciando delle spettacolari scie luminose (ovvero le meteore, dette anche stelle cadenti).
Gli sciami sono fenomeni che ricorrono ogni anno attorno alla stessa data, perché la Terra attraversa la stessa zona di spazio ogni anno. I nomi degli sciami meteorici si riferiscono ai nomi delle costellazioni da cui sembrano provenire tutte le scie luminose; in realtà questa è la direzione verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita in quella data. Gli sciami più famosi sono le Leonidi, le Geminidi, le Perseidi e le Quadrantidi.
Una cometa o un asteroide in genere dà origine a uno sciame di meteore, ma in alcuni casi anche a due: questi sciami sono centrati attorno a uno dei nodi o ad ambedue i nodi dell’orbita del corpo progenitore. Gli sciami meteorici si differenziano dalle tempeste meteoriche. Queste ultime, almeno le più spettacolari sono dovute alle Leonidi: esse sono associate alla cometa 55P/Tempel-Tuttle. Quest’ultima ha due caratteristiche da sottolineare. La prima è il periodo di circa 33 anni: ciò spiega perché lo sciame meteorico si intensifichi appunto con tale periodicità e abbia raggiunto picchi storici nel 1799, 1833,1866 e 1966. La seconda è che essa ruota in senso retrogrado, ossia orario, per un osservatore che guardi dall’alto il sistema solare, a differenza della Terra che ruota con moto diretto, ossia antiorario intorno al Sole: ciò comporta che le velocità di Terra e cometa si sommino, incrementando la velocità di impatto dei detriti della cometa, con notevole aumento dello spettacolo offerto.
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