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La scorsa settimana con i numeri già da cambio di colore era stata sfiorata. Con l’ulteriore impennata dei contagi e dei ricoveri Covid è diventata però inevitabile. La Puglia a partire da lunedì entra nella cosiddetta zona gialla, come ha decretato il ministero della Salute, e andrà incontro a restrizioni che, rispetto allo scorso anno incideranno meno nella vita quotidiana. Rimane infatti la possibilità di entrare in bar, teatri, ristoranti e cinema con green pass rafforzato dalla terza dose del vaccino. La capienza per gli spettacoli pubblici resterà invariata.
Non ci saranno restrizioni per quanto riguarda gli spostamenti, ma l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto, deciso dal governo fino al 31 gennaio, rischia di prolungarsi. Anche perché, se pur contenuti, contagi e ricoveri continuano a crescere. La soglia critica dell’incidenza dell’occupazione dei posti letto nelle strutture sanitarie, del resto, era stata oltrepassata da tempo. I numeri certificati anche dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, riportano come il tasso in area medica in tutto il territorio regionale sia aumentato di un ulteriore punto percentuale rispetto alla rilevazione precedente.
Ora segna il 25 per cento, vale a dire ben dieci punti sopra la soglia critica indicata dal Comitato tecnico scientifico del 15 per cento. In controtendenza, invece, l’incidenza dei posti letto in terapia intensiva, ferma al 13 per cento, comunque tre punti percentuali sulla soglia critica del 10 individuata dal Cts per l’eventuale cambio di colore. Sale anche, se pur di poco, l’incidenza degli interventi del 118 regionale per casi Covid o sospetti tali rispetto al complesso.
Risultano infatti il 12,24 per cento del totale, che corrispondono a 238 su 1.944. I casi registrati dal bollettino di ieri sono stati 8 mila 423 su 72 mila 066 tamponi eseguiti. L’incidenza è così scesa di circa due punti, all’11,7 per cento. Anche nel rilevamento di ieri, purtroppo, sono segnalati 12 morti. Delle 133 mila 218 persone attualmente positive 712 sono ricoverate in area non critica (giovedì erano 691) e 67 in terapia intensiva (nel rilevamento precedente erano 63).
I nuovi casi sono così distribuiti: in provincia di Bari 2 mila 663, nella provincia Bat 998, in quella di Brindisi 706, in quella di Foggia 1.307, nel Leccese 1.545 e nel Tarantino 1.102. Tra i residenti fuori regione ci sono 45 contagiati e per altri 57 la provincia è in via di definizione. L’Asl di Bari sottolinea come restino elevati i dati dei contagi nel territorio ma allo stesso tempo come siano in riduzione rispetto alla settimana precedente che è quella in cui è avvenuto il picco.
Nel periodo dal 10 al 16 gennaio il tasso d’incidenza settimanale è passato da 2 mila 072,3 casi per 100mila abitanti a 1.544,5. In termini assoluti, ricalcolando i dati con l’aggiunta dei tamponi antigenici, in tutta l’area della Città metropolitana i nuovi contagi sono stati 19mila mentre in quella precedente, dal 3 al 9 gennaio, erano stati 25 mila 494.
La campagna vaccinale continua a ritmi sostenuti su tutto il territorio.
Negli ultimi sette giorni, nei punti vaccinali sono state somministrate oltre 93mila dosi di vaccino anti-Covid, di cui circa 70mila destinate ai richiami. Complessivamente sono state erogate alla popolazione dai 5 anni in poi 2.766.687 dosi, di cui oltre 1 milione e 104mila prime dosi. Numeri che garantiscono una copertura del 93 per cento, sia con la prima dose sia per il ciclo completo, ai residenti di Bari e provincia dai 12 anni in su.
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