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C’è una bambina di appena un mese tra i ricoverati Covid in terapia intensiva. Ha contratto anche il virus sinciziale che causa la temuta, per i neonati, bronchiolite. È in cura nella rianimazione dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, dove è sottoposta a ossigenoterapia. Una settimana fa proprio dall’ospedaletto era stato lanciato l’allarme, sui 16 casi di piccoli affetti dal virus che hanno avuto necessità di essere assistititi dalla struttura sanitaria, mai così tanti dall’inizio della pandemia.
I numeri della Puglia restano da zona gialla, come certificato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali Agenas, sull’incidenza dell’occupazione dei posti letto. Quelli in area non critica sono fermi al 16 per cento, sopra la soglia massima stabilita dal Comitato tecnico scientifico per questo parametro, vale a dire quella del 15 per cento. Agenas segnala anche che il tasso di occupazione dei posti letto nelle strutture sanitarie della regione in terapia intensiva è oramai a un passo dal cambio di colore, è infatti al 9 per cento (il 10 è quello stabilito per la zona gialla).
A confermare l’andamento sono anche i dati forniti dall’agenzia sugli interventi per casi Covid o sospetti tali da parte del 118 regionale. Sono aumentati di un punto percentuale rispetto alla scorsa settimana, attestandosi al 12,6 per cento del totale, 219 su 1.738. Il bollettino di ieri riporta 2 mila 813 i nuovi contagi su 39 mila 642 tamponi giornalieri registrati. La positività è quindi del 7 per cento. Si contano purtroppo altre due vittime, per un totale di 7 mila e 24 dall’inizio della pandemia.
Le persone attualmente positive sono 64 mila 281 e 444 quelle ricoverate in area non critica, mentre 45 sono i ricoverati in terapia intensiva, cinque in più di ieri. Oltre la metà dei contagi si registrano a Bari e provincia, 1.571, segue poi Lecce, 620, Foggia, 313, Taranto, 123, Bat, 97, e Brindisi, 56. I residenti fuori regione sono 17 e 16 in provincia da definire.
Continua a marciare a ritmi elevati la campagna vaccinale che vede la regione tra le prime del Paese. A questo proposito sono da segnalare le iniziative per accelerare il numero delle vaccinazioni, come La notte è giovane, tre notti dedicate alla vaccinazione dei giovani dai 12-19 anni, in programma dal 14 al 16 gennaio, dalle ore 20 alle 24, nei principali hub vaccinali della regione.
Nel territorio di Bari, i principali centri per le somministrazioni del siero antiCovid salgono a 22, con l’attivazione di quello di Modugno, nella scuola primaria Rodari di piazza Einaudi. Intanto procede la campagna di somministrazioni in tutto il territorio: più di 3.500 solo domenica scorsa, oltre 85mila nei primi giorni del 2022.
L’Asl di Bari fa sapere che sono state somministrate nella fascia pediatrica tra i 5 e gli 11 anni, 24 mila 745 dosi di vaccino, con una copertura complessiva del 31 per cento e punte particolarmente elevate a Mola (59%), Rutigliano (50 per cento), Monopoli (49 per cento), Molfetta (44 per cento), Conversano (44 per cento) e nella città di Bari (34 per cento).
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