Lopalco ed Emiliano a sinistra; a destra un reparto dell’ospedale Covid in Fiera a Bari
3 minuti per la letturaAlla base della rottura tra Emiliano e l’ex assessore Lopalco c’erano anche divergenze su come gestire la pandemia Covid e la sua quarta ondata. Lentamente si fanno più chiari i motivi delle dimissioni dell’epidemiologo dal ruolo di assessore alla Sanità della Regione Puglia, ruolo che ha ricoperto per un anno, prima di lasciare l’incarico lo scorso novembre per incompatibilità con il governatore. Si sapeva delle diverse opinioni sulle cure ai bambini affetti da Sma1, ma era apparso subito evidente che non potesse essere l’unica causa del divorzio.
E ieri Pierluigi Lopalco, attraverso un post su facebook, lo ha detto tra le righe di un intervento sull’emergenza Covid: in sintesi, l’epidemiologo ed Emiliano, in estate, non si sarebbero trovati in accordo su come gestire l’eventuale quarta ondata di contagi, in particolare sul ruolo degli ospedali. Per Lopalco, adesso che il virus sta diventando endemico grazie alla campagna vaccinale, è controproducente distinguere ancora tra ospedali Covid e non-Covid, chiudendo intere strutture sanitarie, perché è arrivato il momento della «convivenza».
«Già prima della scorsa estate – spiega Lopalco – con le coperture vaccinali ormai promettenti, avevo provato a suggerire un cambio di strategia di vera convivenza con il virus nei nostri ospedali. Ovvero di preparare nei reparti non-Covid, aree Covid in cui ricoverare pazienti portatori del virus. E si, perché con la progressiva endemicizzazione del virus i portatori saranno sempre più numerosi e supereranno di gran lunga i malati».
E «con l’avvento di Omicron – prosegue – questa situazione è diventata drammatica ed il sistema ospedaliero non sa più dove mettere chi si ricovera per un motivo qualsiasi e all’ingresso in ospedale scopre di essere portatore del virus». Secondo Lopalco, quindi, chi arriva in ospedale per un’altra patologia e risulta positivo al tampone dovrebbe essere messo in isolamento in aree create apposta all’interno degli ospedali stessi, senza dedicare intere strutture solamente al coronavirus. «Io lo proposi nella mia Regione e per poco non mi arsero sul rogo come eretico», è la frecciatina.
«Siamo ancora in tempo – conclude – a preparare i nostri reparti e i nostri operatori a gestire SARS-CoV-2 come dovrebbe essere gestito qualsiasi altro microrganismo respiratorio. Se non altro perché non possiamo mica tenere aperti ospedali Covid per tutta la vita. La strategia di convivenza con il virus significa questo. A beh, certo, però serve una strategia ed il coraggio di attuarla», seconda frecciatina.
Contattato dal Quotidiano del Sud, Lopalco si è espresso anche sull’impiego attuale dell’ospedale Covid in Fiera del Levante a Bari: «La struttura – dice – andava tenuta aperta per eventuali ondate Covid ma non mi sembra giusto ricoverare in quell’ospedale un positivo asintomatico che ha bisogno magari di un intervento chirurgico o di assistenza perché cardiopatico o nefropatico. Nell’ospedale Covid devono andare pazienti con problemi respiratori».
Insomma anche sull’ospedale in Fiera tra Emiliano e Lopalco evidentemente c’erano opinioni diverse. E a proposito di assessorato alla Sanità, questa potrebbe essere la settimana decisiva per la nomina del nuovo assessore, in lizza Rocco Palese, ex Forza Italia e attuale dirigente dell’Asl Lecce, e Vito Montanaro, attuale capo del dipartimento Salute della Regione.
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