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Il reparto Covid in Fiera a Bari

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I contagi aumentano a dismisura, la Puglia si avvicina alla zona gialla e la Regione corre ai ripari. Lo fa attraverso un piano messo a punto dal governatore Michele Emiliano, che detiene anche la delega dell’assessorato alla Salute, e il capo del dipartimento, Vito Montanaro, che prevede il rafforzamento della rete ospedaliera Covid. Per ogni struttura sanitaria e ogni reparto sono così individuati i posti da dedicare ai ricoverati Covid, in area critica e non. Un piano che prevede un’azione progressiva in base alle esigenze del momento, vale a dire all’incremento dei ricoveri con passare dei giorni.

«Il Piano – specifica la Regione – si realizza man mano che l’occupazione dei posti letto in area covid cresce». Così si stabilisce, ad esempio, che i posti letto di terapia semintensiva possano essere trasformati in terapia intensiva, come potrà avvenire, in base alle esigenze, per i posti presenti nei pronto soccorso.

Tra le misure, la garanzia di 10 posti letto a provincia per pazienti pediatrici, un’adeguata disponibilità per le donne partorienti risultate positive al virus. Inoltre, la riconversione dovrà avvenire nell’arco di 48 ore, con il coinvolgimento dell’area medica di sei ospedali, tra cui il Fazzi di Lecce e il Perrino di Brindisi. Cui aggiungere anche le strutture sanitarie post Covid a San Cesareo, nel Leccese, a Triggiano nel Barese, a Torremaggiore in provincia di Foggia e nell’ospedale militare di Taranto.

Per quanto riguarda le terapie intensive, invece, la strategia della Regione è di centralizzare la gestione dei pazienti per aree vaste: a Bari, ospedale in Fiera e Policlinico, a Lecce al Fazzi e a Foggia al Riuniti. Misure giustificate dal crescere continuo dei casi positivi.

Ieri sono stati 5 mila 558 (quasi la metà a Bari e provincia con 2.333, con Lecce che ne conta 1003), su un numero di tamponi ancora alto, 75 mila 641. Il tasso di positività è stato di conseguenza del 7,3 per cento e si sono contati, purtroppo, di nuovo i morti, otto in tutto. La conta delle vittime dall’inizio della pandemia 7 mila, 7 mila 01 per l’esattezza.

Le persone positive sono salite a 45 mila 648 e quelle ricoverate in area non critica a 384. Resta stabile, 38, il numero di quelle ricoverate in terapia intensiva. L’incidenza però dei primi sui posti letto a disposizione nelle strutture sanitarie, secondo l’agenzia Agenas, sale al 14 per cento, con la soglia del 15 indicata dal comitato tecnico scientifico per l’ingresso in zona gialla della regione. Quello in area critica si ferma invece all’8 per cento.

Costante, 11,62 per cento, il tasso di casi Covid, o sospetti, tra gli interventi del 118. Sul fronte dei vaccini, si sono aperte ieri le prenotazioni per la terza dose ai minori tra i 12 e15 anni, a distanza di almeno 120 giorni dalla seconda somministrazione. Le prenotazioni avvengono attraverso il sito web lapugliativaccina, i Cup e i FarmaCup. Da lunedì partiranno le somministrazioni.

Secondo lo studio della fondazione Gimbe, l’obbligo vaccinale per gli over 50 in Puglia interesserà solo il 3,3 per cento dei residenti che non ha ricevuto nemmeno una dose. Tra i maggiori di 50 anni la regione è quella con la maggiore copertura, anche se tra i 50 e i 59 anni, sono 53 mila quelli sena alcuna dose.

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