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IL primo gennaio alle 7.30 del mattino, veniva al mondo in Vukai, nella sala parto riservato alle donne gravide positive al Covid nel Policlinico di Bari. Mamma e figlio pur se in zona rossa stanno bene. Ieri l’allarme, l’area covid del reparto ostetricia è in zona critica per quanto riguarda i posti letto. Da otto, che era il massimo dei posti letto previsti, le gravide positive sono diventate tredici. In tutta la provincia quello barese è l’unico ospedale in grado di poter accettare donne in gravidanza risultate positive al virus.

Ma da ieri il reparto è al collasso e non può più accettare casi, tanto da spingere la dirigenza a interpellare il Dipartimento della Salute della Regione Puglia per fare chiarezza e capire dove poter dirottare le gestanti per evitare interruzioni del servizio.

Intanto in Puglia sale, in generale, l’occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid, secondo l’ultima rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Agenas, sia nelle terapie intensive che nei reparti di Medicina si registra un incremento del numero di ammalati. Nel dettaglio, nelle Intensive il tasso di occupazione è passato dal 6 al 7%, mentre nelle Malattie infettive e pneumologia è passato dal 10 all’11%

Pillola anti-Covid – È partita ieri la distribuzione alle Regioni della pillola anti-Covid. Si tratta dei farmaci Molnupiravir: è stato distribuito un totale di 11.899 confezioni da 40 pillole. In Puglia consegnate 240 confezioni.

Il bollettino – Sono 3.670 in Puglia i nuovi casi di contagi da coronavirus rilevati su 93.498 test giornalieri registrati nella giornata di ieri: rispetto a domenica, l’alto numero di tamponi eseguiti e l’incremento contenuto dei positivi ha fatto scendere al 3,9% l’incidenza dei contagiati rispetto ai test (ieri era all’11,5%). Sale invece a cinque il numero delle vittime (lunedì erano state due) e sale anche il numero dei ricoverati in area non critica che sono 334 (lunedì erano 299) e quello dei ricoverati in terapia intensiva: ieri erano 36, quattro in più di lunedì. Complessivamente sono 36.723 le persone attualmente positive e 6.993 le vittime dall’inizio della pandemia.

Aumento richiesta tamponi – Attualmente sono 16 i drive through operativi in provincia di Bari per far fronte all’aumento di richiesta di tamponi: tre a Bari città, uno nel quartiere Japigia, uno allo stadio San Nicola e l’altro all’Ospedale Di Venere. I restanti sono distribuiti in tutta la provincia nei comuni di: Triggiano, Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Corato, Gravina, Grumo Appula, Molfetta, Monopoli, Ruvo di Puglia, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle e Rutigliano. «Ai drive through – evidenzia l’Asl – si accede soltanto se muniti di prenotazione». «L’accesso su prenotazione – continua la Asl – consente di svolgere le procedure in modo regolare e ordinato: in nessun caso è consentita l’effettuazione dei test liberamente e senza un documento che attesti l’appuntamento con data e orario». I test molecolari possono essere prenotati esclusivamente dal Dipartimento di prevenzione o dai medici di Medicina generale.

Vaccini – Intanto in Puglia sono state 40mila le somministrazioni di vaccino anti Covid nella fascia pediatrica 5-11 anni, per una copertura del 16,69%, la più elevata in Italia, seconda la Lombardia con il 14,08%.

Emiliano – Dose richiamo importante scudo contro contagio. «I dati relativi all’incidenza settimanale dei contagi da Covid in Puglia indicano che la dose di richiamo (o terza dose) è un importante scudo verso il contagio. La circolazione virale è più elevata nelle fasce di popolazione pediatriche e nei giovani perché hanno cominciato più tardi il ciclo vaccinale e il richiamo rispetto agli adulti». Lo dice il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, in un post sulla sua pagina Facebook, allegando il grafico relativo ai dati dello scorso mese di dicembre. «Nelle fasce di età che si sono più vaccinate, dai 40 anni in su, il virus circola di meno, a riprova che la terza dose/richiamo sta svolgendo la sua funzione», prosegue.

«La buona notizia è che ancora una volta la Puglia si sta distinguendo per capacità vaccinale: siamo sopra la media nazionale con l’88% della popolazione vaccinata siamo già al 40% di terze dosi già effettuate (più 4 punti della media nazionale) e sulla prima dose ai bambini 5-11 anni siamo addirittura primi in Italia con il 14,6%, 5,3 punti sopra la media nazionale, fatto questo molto importante per proteggere i bambini dalla malattia sintomatica e dai ricoveri», sottolinea Emiliano.

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