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L’antibiotico utilizzato per curare le infezioni alle vie respiratorie nei bambini non sarà disponibile in Puglia prima di una settimana. Dopo il caso sollevato dal Quotidiano del Sud sulla mancanza assoluta nelle farmacie pugliesi del medicinale a base di Claritromicina, il più prescritto dai pediatri perché ritenuto il migliore, la Regione si è attivata per capire cosa sta accadendo. Il dipartimento Salute ieri mattina ha contattato le aziende produttrici e la risposta è arrivata nel pomeriggio: «In relazione alla mancanza del farmaco antibiotico a base di Claritromicina nel canale delle farmacie convenzionate – comunica il dipartimento – si evidenzia che la stessa è dovuta ad una temporanea rottura di stock della ditta fornitrice.
In effetti – viene spiegato – il medicinale in questione non è ricompreso nell’elenco dei farmaci carenti pubblicato dall’Aifa«. Significa che il problema è solamente circoscritto alla Puglia. «Contattata la ditta – fa sapere il dipartimento Salute – viene riferito che il farmaco tornerà nelle disponibilità dei magazzini orientativamente entro la fine della prossima settimana». Quindi, se tutto andrà bene le famiglie pugliesi dovranno attendere almeno altri sette giorni.
Tutto questo mentre gli ospedali e i reparti di pediatria e neonatologia continuano a riempirsi: solamente nel pediatrico Giovanni XXIII di Bari ci sono 21 bimbi ricoverati per infezioni ormai acute alle vie respiratorie, due purtroppo si trovano in terapia intensiva. L’ospedale si sta attrezzando per aumentare i posti letto e allestire una nuova area di sub-intensiva, perché le previsioni non sono buone: è molto probabile che l’epidemia di infezioni non abbia ancora raggiunto il suo apice e i casi, quindi, possano aumentare ancora.
Basti pensare che In Puglia l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è già sopra la media stagionale, con 3,71 casi ogni mille pazienti assistiti. E quanto rileva il monitoraggio della rete dei medici “sentinella” Influnet. L’esplosione dei casi, nella settimana dal 15 al 21 novembre, è concentrata soprattutto nei bambini: tra 0 e 4 anni l’incidenza, infatti, è pari a 17,53 infezioni ogni mille assistiti.
Le strutture sanitarie sono stracolme, ma nelle farmacie i genitori non trovano l’antibiotico Claritromicina, nella formula sciroppo ma anche a bustine, che serve proprio a combattere le infezioni delle vie respiratorie prima che si trasformino in bronchioliti o peggio ancora in broncopolmoniti. Un farmaco molto utilizzato e prescritto da tutti i pediatri in caso di necessità, proprio come adesso. Le farmacie ne sono sprovviste ma anche nei depositi scarseggia o è completamente esaurito, quindi pur prenotandolo i genitori sono costretti ad attendere diversi giorni.
Sono proprio i pediatri a lanciare l’allarme: «Il mancato approvvigionamento sta creando problemi seri». Il Klacid, ad esempio, è uno dei farmaci a base di Claritromicina che non si trova in farmacia manco a pagarlo in oro: il medicinale è indicato nei bambini dai 6 mesi ai 12 anni di età e viene utilizzato per trattare le infezioni causate da patogeni sensibili alla Claritromicina. Infezioni del tratto rino-faringeo (tonsilliti, faringiti), dei seni paranasali, infezioni del tratto respiratorio inferiore, bronchiti, polmoniti batteriche e atipiche.
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