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Gli ospedali e i reparti di pediatria e neonatologia non hanno più posti letto liberi, in Puglia, come nel resto d’Italia, è in corso un’anomala epidemia di bronchioliti e broncopolmoniti che sta riempiendo, purtroppo, anche le terapie intensive neonatali. Eppure, proprio adesso, nelle farmacie pugliesi è quasi introvabile l’antibiotico Claritromicina, nella formula sciroppo ma anche a bustine, che serve a combattere le infezioni delle vie respiratorie. Un farmaco molto utilizzato e prescritto da tutti i pediatri in caso di necessità, proprio come adesso.

Le farmacie ne sono sprovviste ma anche nei depositi scarseggia o è completamente esaurito, quindi pur prenotandolo i genitori sono costretti ad attendere diversi giorni. Cosa stia accadendo non è chiaro, certamente c’è stato un aumento esponenziale della richiesta del medicinale ma, secondo gli stessi pediatri, non è un motivo sufficiente a spiegare la totale carenza. E sono proprio i pediatri a lanciare l’allarme: «Il mancato approvvigionamento sta creando problemi seri».

Il Klacid, ad esempio, è uno dei farmaci a base di Claritromicina che non si trova in farmacia manco a pagarlo in oro: il medicinale è indicato nei bambini dai 6 mesi ai 12 anni di età e viene utilizzato per trattare le infezioni causate da patogeni sensibili alla Claritromicina. Infezioni del tratto rino-faringeo (tonsilliti, faringiti), dei seni paranasali, infezioni del tratto respiratorio inferiore, bronchiti, polmoniti batteriche e polmoniti atipiche. «Purtroppo è vero, risulta mancante praticamente in tutta Italia», ammette il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari e della Bat, Luigi d’Ambrosio Lettieri.

«Posso confermare che c’è difficoltà di approvvigionamento – dice Nicola Favia, proprietario di sei farmacie – per le compresse qualche confezione si riesce a reperire, ma nella formula a sospensione le consegne stanno andando a singhiozzo. Mi hanno comunicato che dovrebbe essere un problema temporaneo, però la problematica effettivamente esiste». Centinaia di famiglie sono a caccia del farmaco, che a quanto pare è il migliore sul mercato perché il più efficace. Una grave carenza proprio in un momento difficile e particolare: in Puglia è in corso una epidemia di bronchioliti e broncopolmoniti che sta colpendo i più piccoli, i neonati e i bambini sino ad un anno, cioè i bimbi con le difese immunitarie più basse.

Ogni giorno ci sono bambini che vengono ricoverati, alcuni purtroppo finiscono nelle Tin, le terapie intensive neonatali, per poter ricevere l’ossigeno e superare le crisi respiratorie. Dal Policlinico di Bari al pediatrico Giovanni XXIII, passando per il Di Venere e il Miulli di Acquaviva delle Fonti, ovunque è emergenza: i posti letto sono ormai tutti o quasi occupati, il personale sanitario è persino costretto ad attrezzare cullette nelle sale operatorie. La situazione è complicata e l’inverno non è nemmeno ancora alle porte, con l’arrivo dell’ondata influenzale potrebbe esserci persino un peggioramento. Per questo motivo i pediatri stanno consigliando ai genitori di vaccinare i propri figli contro l’influenza.

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