X
<
>

Share
4 minuti per la lettura

DA oggi in Puglia potranno essere somministrate le terze dosi di vaccino anti-Covid agli over 40, anche senza prenotazione, da fare a distanza di 6 mesi dalla seconda o dal vaccino monodose Janssen. Si potrà accedere agli hub vaccinali, aperti 7 giorni su 7 e 12 ore al giorno.

Bollettino – Sono 118 in Puglia i nuovi casi di covid rilevati su 18.106 test registrati (0,65%) nella giornata di ieri che per fortuna non visto nessuna vittima. La provincia con più casi (48) è quella di Foggia. Segue Bari con 34, Lecce con 24 , Brindisi con 8, la Bat con 4, Taranto con uno e un residente fuori regione. Le persone attualmente positive sono 3.988, quelle ricoverate in area non critica sono 145 e 16 in terapia intensiva. Le vittime complessive sono 6.873.

Vaccinazioni – Amati: «Rapporto Iss su no vax e decessi spaventa. Fortuna da oggi più hub e terza dose per tutti». Il dossier dell’Istituto superiore di Sanità relativo all’ultimo mese parla chiaro: l’incidenza di decessi tra i non vaccinati è nove volte superiore. Speriamo che basti, ma dubito, a convincere i cultori dell’antiscienza. La Puglia da oggi avvia questo nuovo corso con gli hub aumentati di numero e aperti anche nei weekend. La terza dose è indispensabile per tornare a quella copertura vaccinale che ci ha permesso di tornare quasi alla normalità». Lo ha dichiarato il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:10 di ieri.

«Nella giornata di sabato sono state somministrate 3.755 dosi. Meno 9.561 dosi rispetto al 19 novembre, meno 10.947 dosi rispetto al 18 novembre e meno 8.281 dosi rispetto al 17 novembre. Le dosi di richiamo (booster) somministrate sinora, cioè quelle destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari, sono 167.646, su un totale complessivo di 305.806. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 138.160. I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 188.937 su un totale di 461.447, pari al 40,94 per cento. Ne restano da vaccinare 272.510. Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al diciottesimo posto con lo 0,54 per cento. Abbiamo in giacenza 588.725 vaccini. Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 3,32 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 16 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 153 su 2745 posti letto disponibili».

Terza dose – Dal 29 novembre, poi, saranno aperte le prenotazioni anche agli under 40. Intanto la Puglia accelera la somministrazione ai fragili, al personale sanitario e agli anziani ospiti delle Rsa, che sarà completata entro il 30 novembre, e avvia una campagna di “recupero degli esitanti”, coloro cioè che non si sono ancora vaccinati, prevedendo recall mirati e open day.
La polemica – Il capogruppo regionale di FdI, Ignazio Zullo, polemizza con il presidente e assessore alla Sanità Emiliano sul tema dell’assistenza a domicilio e della medicina territoriale. «Faccio appello ad Emiliano, ahimè assessore alle Politiche della Salute, di concentrare ogni sforzo sul potenziamento del territorio. Si attivi per potenziare il contact tracing, le procedure di tamponamento e l’assistenza domiciliare valorizzando il ruolo del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta ed organizzi prontamente le equipe che devono operare nelle comunità scolastiche tanto propagandate ma delle quali non si vede ombra».

«Non possiamo permetterci – aggiunge – che la mancata e pronta assistenza a domicilio sia vicariata dal ricorso all’ospedale perché potremmo superare i valori soglia del tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva e dei posti letto di terapia sub-intensiva e ritrovarci in zona Gialla o arancione o addirittura rossa. Emiliano agisca subito, l’epidemia aggredisce il Sud con leggero ritardo rispetto al Nord e quello che sta succedendo al Nord non ci permette sonni tranquilli». «Essere vaccinati precisa Zullo – non significa non infettarsi ma avere il sistema immunologico più pronto a difendere il nostro organismo dalla virulenza del virus. La sintomatologia in caso di infezione è in dipendenza di un rapporto tra carica e virulenza dell’agente biologico e capacità di difese dell’organismo umano. È legittimo in una popolazione pugliese vaccinata attendersi un dilagare di casi paucisintomatici che abbiamo il dovere di assistere a domicilio assicurando tempestivamente le misure di quarantena e di isolamento e tutelando la salute dei non vaccinati che nel contesto pugliese di vaccinati sono da considerarsi i più vulnerabili e a rischio di ospedalizzazione».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE