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I dati ufficiali riportano che in Puglia sono 7.054 i dipendenti scolastici, docenti e non, ancora senza nemmeno la copertura di una dose di vaccino anti Covid, circa il 6,41%.

Un dato tutto sommato incoraggiante a meno di un mese dal suo della prima campanella, fissato per il 20 settembre, inferiore alla media nazionale pari al 9,55% (dati del report del governo). Se non fosse che, lo scorso mercoledì 25 agosto, la Regione Puglia ha trasmesso un avviso alla struttura commissariale per l’emergenza Covid-19 con il quale ha comunicato che sono in corso delle verifiche perché la percentuale di personale vaccinato potrebbe essere inferiore all’attuale 93,59%. Infatti, sempre stando a quanto riporta il governo nel report, la percentuale di vaccinati potrebbe scendere all’87,06%, quasi sette punti in meno che equivalgono a migliaia di dipendenti.

Probabilmente si tratta dei neo assunti e di docenti inseriti nelle piante organiche delle scuole come supplenti, fatto sta che la copertura vaccinale potrebbe risultare più bassa e questo rappresentare un problema. Dal primo settembre, infatti, si accede nelle scuole solamente con green pass, quindi i docenti che non ne sono in possesso non potranno fare lezioni in aula. Si riaffaccia lo spettro della Dad, insegnamenti a distanza.

Proprio sul green pass e i controlli sui dipendenti, ieri ha lanciato l’allarme Roberto Romito, il presidente dell’Associazione nazionale presidi della Puglia: “C’è voluto quasi un mese” e adesso “siamo in ritardo”, ha lamentato. “La piattaforma” informatica per il controllo del green pass “sarà pronta non prima dell’inizio delle lezioni, che in Puglia è fissato al 20 settembre, anche se diverse scuole hanno scelto, sulla base della loro autonomia, di anticipare questa data. Rimane il fatto – dice Romito – che dal primo settembre fino a quando non sarà disponibile la nuova piattaforma, dovrà essere controllata a ogni ingresso la validità del green pass. E ciò andrà fatto in ciascuno degli oltre 2.500 edifici scolastici pugliesi”.

Ma per Romito è “inutile il controllo giornaliero per il personale scolastico che ha completato il ciclo vaccinale. Sarebbe bastato – dice – conoscere la data di scadenza del green pass per poter evitare controlli quotidiani su un grandissimo numero di soggetti che verosimilmente risulteranno coperti fino ad oltre il 31 dicembre 2021, termine fissato per l’obbligatorietà delle misure previste dal decreto-legge”. Per Romito, inoltre, “rimangono diverse altre criticità”, dallo “storico problema dell’affollamento nelle classi numerose” fino ai “trasporti: chiediamo di scongiurare il ricorso ai doppi turni di ingresso e di uscita mediante un effettivo potenziamento del servizio – conclude – anche con il ricorso all’utilizzo di bus privati”.

Insomma, si preannuncia un altro anno scolastico complicato in Puglia dopo quello vissuto da ottobre 2020 a maggio 2021, tra lezioni a distanza e chiusure. Complessivamente, sono 160.013 i pugliesi over50 non ancora vaccinati contro il Covid-19.

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