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L’attività didattica delle scuole pugliesi è stata garantita grazie alla proroga dei contratti del personale assunto per l’emergenza Covid.

Alcuni plessi avrebbero potuto addirittura chiudere. All’incirca 4 mila operatori del personale Ata e docenti a tempo determinato, infatti, erano in scadenza di contratto e senza un rinnovo il pericolo che le lezioni degli istituti di tutto il territorio potessero subire conseguenze era più che concreto. I fondi per farlo, all’incirca 9 milioni di euro, erano disposizione, se pur non sufficienti a coprire l’intero fabbisogno.

Ora però i sindacati aprono alla possibilità di una ulteriore proroga. Su tutti la Flc Cgil. «La scuola pugliese – fa sapere attraverso una nota il segretario regionale Claudio Menga -ha enorme bisogno di questi 4.088 posti di lavoro (sono 55 mila a livello nazionale), di cui 3 mila 146 relativi al personale Ata e 942 docenti per continuare a rendere più sicure e accoglienti le nostre scuole.

Il riconoscimento della proroga ha costituito un risultato di grande importanza che la Flc Cgil ha perseguito e sostenuto fin dall’inizio, perché indispensabile a garantire la funzionalità della scuola, dal momento che tale organico aggiuntivo si è dimostrato fondamentale per contrastare l’emergenza sanitaria tutt’ora in corso».

Il sindacato di categoria ha già chiesto al ministro Patrizio Bianchi la conferma anche per il prossimo anno scolastico per fronteggiare in sicurezza la situazione di crisi sanitaria e di crisi umanitari. L’Ufficio scolastico regionale ha anche pubblicato il decreto del direttore generale Giuseppe Silipo con il riparto tra le province delle risorse necessarie per la proroga del cosiddetto “organico aggiuntivo Covid”.

L’importo complessivo è 18 milioni 198 mila 432,04 euro che «è anche comprensivo – fa sapere il segretario Menga – di una quota di risparmi pari a 5 milioni 865 359 rinvenienti da mancato utilizzo nei periodi precedenti. Per la copertura di tutte le spese sino al 9 giugno sono anche disponibili le somme risparmiate dalle singole scuole nell’anno scolastico in corso e, eventualmente, l’importo di 414 mila 302 euro accantonato per eventuali sostituzioni».

Di queste risorse, 17 milioni 866 mila circa servono a garantire lo svolgimento delle lezioni fino al 9 giugno, mentre la restante parte sarà utilizzata per le scuole dell’infanzia fino alla fine dello stesso mese. Poco meno della metà dei fondi sono destinai a Bari e provincia, che racimola un totale di 7 milioni 674 mila 622,04 euro, di cui 7 milioni e mezzo circa per garantire la fine delle lezioni fino al 9 giugno e 172 mila 346 mila euro destinati alle scuole dell’infanzia nel periodo successivo fino al prossimo 30 giugno.

A subire i maggiori disagi potrebbero essere studenti e famiglie, oltre al personale scolastico che si troverebbe in molti casi a fronteggiare situazioni già difficili, con istituti che da tempo denunciano carenze di organico.

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