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BARI – Il soggetto attuatore dell’ufficio commissariale per gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico in Puglia, Raffaele Sannicandro, è indagato nell’inchiesta della Procura di Bari che oggi ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari con le accuse di corruzione e turbata libertà degli incanti.
Sannicandro è uno dei destinatari del provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per la durata di un anno. Stando alla ricostruzione accusatoria, le gare per i bacini idrografici e per gli interventi di mitigazione del dissesto venivano manipolate per favorire un imprenditore di Lucera, arrestato e condotto in carcere, in cambio di tangenti.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha subito preso atto dell’ordinanza di interdizione dai pubblici uffici dell’ingegnere Raffaele Sannicandro e ha disposto la sua sospensione dal ruolo di soggetto attuatore degli interventi per il dissesto idrogeologico e di direttore dell’agenzia regionale Asset.
Emiliano, quindi, ha nominato soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico e commissario straordinario dell’agenzia Asset il generale della Guardia di Finanza in quiescenza Salvatore Refolo, con decorrenza immediata.
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