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La decisione dei giudici della Corte d’Appello di Lecce sul trasferimento o meno a Potenza per competenza funzionale anche del filone relativo all’ex pm di Trani (Bat), Antonio Savasta, ieri tornato in libertà dopo 3 anni e 4 mesi, è prevista per il 31 maggio. La Procura generale di Lecce si è opposta.

«Adesso aspettiamo che gli atti relativi al processo arrivino a Potenza – dice a LaPresse il difensore di Savasta, Massimo Manfreda, con riferimento al troncone relativo all’ex gip del tribunale di Trani, Michele Nardi, scaturito dalla stessa inchiesta, per il quale lo scorso primo aprile la Corte d’Appello di Lecce ha annullato per incompetenza territoriale la sentenza di condanna a 16 anni e 9 mesi con accusa identica a quella mossa per Savasta.

La Corte, presieduta da Vincenzo Scardia, ha accolto l’eccezione sollevata dal difensore di Nardi, Domenico Mariani, secondo cui la competenza è dei pm di Potenza che già si stanno occupando dell’ex procuratore capo di Trani e Taranto, Carlo Maria Capristo, alle cui funzioni è collegato il procedimento relativo a Nardi.

Il 20 aprile scorso la connessione tra la posizione dell’ex gip di Trani Michele Nardi e quella dell’ex procuratore di Trani e Taranto Carlo Maria Capristo era stata sollevata, legata al fatto che «Non poteva essere rilevata dai giudici del processo di primo grado, perché al momento della condanna di Nardi, il 18 novembre del 2020, non era stata ancora esercitata dal pm di Potenza alcuna funzione penale nei confronti di Capristo».

Questo aspetto era emerso dalle 44 pagine delle motivazioni depositate dai giudici della Corte di Appello di Lecce, presidente Vincenzo Scardìa, che l’1 aprile scorso avevano annullato, dichiarando la propria incompetenza territoriale in favore della Procura di Potenza, la sentenza di condanna emessa in primo grado dai giudici della Corte d’Assise di Lecce nei confronti di Michele Nardi e di altri quattro imputati, sul cosiddetto ‘Sistema Trani’.

Nardi era stato condannato dal Tribunale salentino a 16 anni e 9 mesi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.
«Soltanto in data 15 gennaio 2021 – si legge nelle motivazioni – il pm di Potenza aggiornava le iscrizioni, iscrivendo Capristo e Nardi per corruzione».

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