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«La situazione nelle carceri pugliesi diventa sempre più critica, a seguito dell’aumento della violenza dei detenuti che diventano sempre più prepotenti ed impuniti». Lo denuncia la segreteria regionale del Sappe, il sindacato autonomo della Polizia penitenziaria che ricorda «Le varie assicurazioni di intervento da parte dei vertici del dipartimento amministrazione penitenziaria.
La cosa ancora più grave è che i detenuti dopo le aggressioni ai poliziotti – prosegue – per la maggior parte continuano a permanere sempre nello stesso carcere in mancanza di provvedimenti di allontanamento dell’amministrazione regionale e nazionale. Ciò fa aumentare l’insofferenza della restante popolazione detenuta che, in mancanza di provvedimenti punitivi, si sente autorizzata a comportarsi in maniera ancora più violenta».
Il Sappe riferisce di un episodio accaduto mercoledì scorso nel carcere di Taranto, dove «Un sottufficiale ha ricevuto un pugno da un detenuto di origini baresi poiché voleva cambiare il materasso». Sempre a Taranto giovedì «Due detenuti si sono impossessati di due estintori a polvere e li hanno scaricati in faccia ai poliziotti presenti perché chiedevano il pane integrale. Come pure i detenuti avrebbero minacciato una rivolta qualora il detenuto che ha colpito il sottufficiale il giorno prima, fosse stato spostato e punito così come prevede la legge».
A Foggia invece, sempre giovedì, «Un detenuto alla sezione infermeria mentre usciva dalla stanza per l’ora d’aria, senza alcun motivo ha sferrato un pugno al poliziotto di servizio, colpendolo poi anche con calci. Fortunatamente sono prontamente intervenuti altri poliziotti che sono riusciti a bloccare il detenuto in questione. L’aggressione di giovedì , fa il paio con quella dell’altro giorno, più di una ventina dall’inizio dell’anno, in cui un altro detenuto ha colpito un sottufficiale procurandogli escoriazioni al viso».
Il Sappe denuncia questi fatti «Poiché sono il sintomo di una situazione esplosiva causata dalla grave carenza di poliziotti e dall’alto numero di detenuti presenti». E riporta i numeri dei primi mesi del 2022 «Che sono peggiorati a fronte di quelli del 2021».
Si sono registrati 530 atti di autolesionismo; 5 suicidi; 92 tentati suicidi; 322 colluttazioni; ferimenti. «Inoltre i detenuti dopo i fatti di Santa Mara Capua Vetere – sostiene il sindacato – hanno ricevuto il passaporto di intoccabilità, poiché loro possono continuare a porre in essere atti di violenza, mentre i poliziotti che tentano di bloccare questi atti nel rispetto della legge, vengono messi sotto la gogna mediatica e fatti oggetto di azioni punitive.
Se le carceri pugliesi, e crediamo nazionali, sono arrivate a questo punto è per colpe assai precise di una politica penitenziaria che di fatto ha abdicato alla sicurezza consentendo ai detenuti di fare quello che vogliono a partire dalla vigilanza dinamica»
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