L’incontro tra i rappresentanti degli ex piccoli azionisti della Banca Popolare e il senatore Dario Damiani
3 minuti per la letturaSaranno audite dalla commissione Finanze del Senato le associazioni degli ex risparmiatori della Banca Popolare di Bari. È quanto annunciato dal senatore pugliese di Forza Italia, Dario Damiani, durante il colloquio con gli ex piccoli azionisti dell’istituto di credito, AssoAzionistiBpB e Comitato Indipendente AzionistiBPB, incontrati ieri per fare il punto sull’iter legislativo che mira a modificare e integrare la legge sui ristori e sugli indennizzi ai risparmiatori.
Al momento il ddl “Modifica alla legge 30 dicembre 2018, n. 145, in materia di accesso al Fondo indennizzo risparmiatori” è assegnato per l’esame alla VI Commissione Finanze e Tesoro e l’iter inizierà con l’audizione dei soggetti interessati.
Insomma, piccoli segnali di luce in fondo al tunnel dopo il nulla di fatto con l’emendamento che gli stessi ex azionisti avevano presentato a fine anno ai parlamentari pugliesi per l’inserimento nella manovra finanziaria. Soddisfazione arriva da uno dei rappresentati dei piccoli risparmiatori, l’avvocato Giuseppe Carrieri: «La proposta di legge è diretta all’istituzione di un fondo per il ristoro degli azionisti danneggiati, analogo al Fir (il Fondo indennizzo risparmiatori) e con una procedura di accesso ai ristori simile a quella realizzata per gli azionisti delle banche venete.
Le associazioni che rappresentano i soci della Banca Popolare di Bari vorrebbero un procedimento più snello e un fondo ad hoc alimentato dai cosiddetti conti correnti dormienti, in modo da distinguere nettamente la fattispecie dei ristori Banca Popolare di Bari da quelli delle Banche Venete».
Nel corso dell’incontro le associazioni hanno rappresentato al senatore Damiani «le forti preoccupazioni per i conti economici della banca e per le forti perdite di bilancio attese per l’anno 2021, in un anno in cui gran parte delle banche italiane hanno registrato invece grandi utili». Gli ex risparmiatori – che da anni lottano per ottenere adeguati ristori – hanno inoltre chiesto «maggiore trasparenza e informative puntuali su una serie di operazioni immobiliari in corso (tra cui la vendita dell’edificio di piazza Massari a Bari) che inevitabilmente riducono il patrimonio della Banca e quindi quello dei soci».
«Come associazioni – annuncia Carrieri – abbiamo preannunciato ulteriori iniziative di mobilitazione dei soci a fronte delle mancate risposte richieste al nuovo amministratore delegato Cristiano Carrus».
Il disegno di legge, composto da due articoli, prevede la possibilità di inviare la richiesta di indennizzo anche per «i risparmiatori i cui titoli non siano soggetti a procedure liquidatorie ma che vedano azzerato il loro valore a causa di numerose violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza».
«Se è vero – si legge nella relazione del ddl – che chi ha subìto un danno è colui il quale vede la propria fonte di risparmio posta in liquidazione, è altresì vero che subisce un danno pure colui il quale si trova possessore di titoli illiquidi a valore zero, ma che non ha la ventura di vedere la propria istituzione bancaria posta in liquidazione coatta amministrativa. Il presente disegno di legge, dunque, ha esclusivo fine di costituire un apposito contenitore non confliggente con le somme già stanziate per gli aventi diritto».
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