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I primi a essere “battezzati” i pendolari dell’alba. Fermati in prossimità dei capolinea dei bus e delle stazioni ferroviarie. Da donne e uomini in divisa a ripetere la nuova domanda del giorno e delle prossime settimane: «Per favore, favorisca il green pass». I più giovani mostrano lo smartphone, sanno perfettamente cos’è un qr-code o una app; i più anziani invece restano fedeli al cartaceo. Ecco allora le nonne rovistare nelle borse, i nonni aprire i borselli. Tutti a mostrare il nuovo pezzo di carta. «Signora, lo conservi in una foderina di plastica altrimenti il codice sparisce» il consiglio di un agente durante i controlli su strada. Nessun particolare problema ieri a Bari per il debutto del “super green pass”, il nuovo sistema di certificazione rafforzata in vigore sino al prossimo 15 gennaio per fermare la quarta ondata Covid e accelerare le vaccinazioni.
I controlli sono iniziati di buon mattino e si sono principalmente concentrati sul trasporto pubblico. Da ieri infatti per salire a bordo di un mezzo, che sia un treno regionale o un semplice bus di linea urbana, occorre essere muniti di certificazione verde. Può essere “base” (cioè anche con un tampone dall’esito negativo) o “rafforzata” (vaccinazione con due dosi o guarigione dal Covid). La batteria di controlli in città si è sviluppata lungo l’asse piazza Moro-via Capruzzi. Nella prima in azione gli uomini della polizia di Stato, intenti a salire a bordo dei bus, a fermare passeggeri in discesa e in salita o semplicemente a vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza.
Controlli a campione anche lungo i binari della stazione ferroviaria con addetti di Trenitalia accompagnati da agenti della Polfer. Ora davanti al treno regionale partito da Barletta, dopo davanti a quello in partenza per Lecce. Ma senza particolari problemi o proteste. «Se serve per contenere questo maledetto virus, a me sta bene tutto» dice un giovane universitario appena sceso da un bus per raggiungere la vicina sede di Giurisprudenza. Verifiche anche sui passeggeri dei bus regionali. Da largo Sorrentino a largo Ciaia, dove ogni ora arrivano e partono mezzi diretti in ogni angolo della provincia e della regione, gli agenti sono entrati in azione.
I CONTROLLI. «Quotidianamente, negli orari antimeridiani, gli equipaggi dislocati in città – si legge in una nota della Questura – oltre ai servizi ordinari di controllo del territorio, provvederanno quotidianamente al monitoraggio anti assembramento all’ingresso e all’uscita delle scuole, presso le fermate degli autobus, nelle stazioni, nelle vie e piazze di maggiore affluenza, nei bar, ristoranti ed esercizi pubblici in genere. A questo dispositivo si affiancheranno, nei turni serali, i controlli interforze di polizia e carabinieri, insieme a guardia di finanza e polizia locale, secondo il piano di Controllo del territorio». Controlli che saranno rafforzati nei giorni prefestivi e festivi, soprattutto in quartieri ad alta movida come Bari vecchia, Poggiofranco e Torre a mare. Il primo banco di prova sarà oggi per il prefestivo dell’Immacolata.
LE REGOLE. Il nuovo green pass ha mandato in confusione i clienti di bar e ristoranti. «In tanti credevano di non poter più sostare al bancone nemmeno per la colazione o per la pausa caffè» spiega Davide, un barman del centro cittadino. Nessun problema infatti per la tazzina al bancone: il divieto scatta solo se la Puglia dovesse passare da zona bianca ad arancione. Per pranzi e cene al ristorante nessun limite per i posti all’aperto; solo per i coperti al chiuso scattano le prescrizioni: dentro si possono accomodare soltanto le persone munite di green pass (sia base e sia rafforzato). A velocità diverse invece il settore degli eventi: per stadi, manifestazioni sportive al chiuso, concerti, cinema e teatri accedono solo i possessori di certificato rafforzato. Per mostre e altri luoghi della cultura può anche bastare un tampone negativo.
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