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1 minuto per la letturaTorre Guaceto, sequestrato oltre un ettaro di terreno e denunciate tre persone coinvolte in lavori non autorizzati.
Un’operazione dei Carabinieri Forestali ha portato al sequestro di oltre un ettaro di terreno e alla denuncia di tre persone coinvolte in lavori non autorizzati all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi. Secondo gli accertamenti, svolti nella zona di Serranova a nord della città, i lavori, che includevano l’uso di un trattore munito di frangipietre per preparare il terreno per nuove colture, erano stati effettuati senza il necessario nulla-osta del consorzio di gestione dell’oasi.
TORRE GUACETO: SEQUESTRO TERRENO PER LAVORI NON AUTORIZZATI
I due comproprietari del terreno e l’esecutore dei lavori sono accusati di aver realizzato opere in un’area naturale protetta in violazione della normativa vigente, in particolare dell’articolo 30, comma 1, della Legge 394/1991. Questa legge, che regola i parchi e le riserve naturali in Italia, richiede l’autorizzazione preventiva per qualsiasi intervento che possa alterare l’ambiente protetto.
L’area interessata aveva già suscitato preoccupazione a causa dell’eradicazione di ulivi infetti da Xylella, una malattia devastante per gli ulivi. Il consorzio di Torre Guaceto aveva già contestato le operazioni di rimozione. Aveva espresso preoccupazione per la mancanza di coordinamento e i potenziali danni ambientali causati dalla gestione non autorizzata. Le autorità competenti avevano infatti già annunciato di aver sporto denuncia alle forze dell’ordine per la violazione delle norme di tutela dell’area protetta. Ora, con il sequestro dell’area e le denunce, si apre un’indagine per determinare le responsabilità e le conseguenze legali per gli individui coinvolti.
Il consorzio di Torre Guaceto, insieme agli esperti di tutela ambientale, ribadisce l’importanza di rispettare le regolamentazioni vigenti per garantire la conservazione degli ecosistemi e prevenire danni irreversibili agli habitat naturali.
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