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1 minuto per la letturaAvrebbero favorito l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di diversi cittadini extracomunitari privi di documenti. A due cittadini iracheni e a un italiano residente a Brindisi la polizia ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’Italia era una tappa intermedia da cui i migranti raggiungevano Francia e Regno Unito.
Dalle indagini è emerso che gli uomini e le donne di diverse nazionalità, tra cui pakistani, afgani, arabi e curdi, contattavano inizialmente un trafficante appartenente ad un’organizzazione transnazionale che dietro pagamento di 5.000 dollari organizzava il viaggio a partire dall’Iran. Punto di contatto tra l’Iran e l’Italia era uno dei due cittadini iracheni indagato.
I migranti partivano da una città di confine tra Iran e Turchia e si dirigevano in Grecia da dove poi attraversavano l’Adriatico per raggiungere l’Italia. Una volta giunti a Brindisi venivano trasportati a bordo di camion fino alla frontiera di Ventimiglia e da qui raggiungevano le destinazioni finali.
L’articolata attività di indagine condotta dalla Digos ha permesso di accertare che il cittadino iracheno e i suoi due complici, il connazionale e l’italiano, avevano alle spalle una complessa organizzazione transnazionale che favoriva l’ingresso in Italia degli stranieri.
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