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Botti illegali su TikTok: il mercato clandestino corre sul web. L’indagine, condotta dai militari di Francavilla Fontana, ha portato alla denuncia di due giovani.
FRANCAVILLA FONTANA (BRINDISI) – Il mercato clandestino dei botti di Capodanno si evolve, abbandona i banchetti improvvisati per strada e approda sui social. È proprio su piattaforme come TikTok che i carabinieri hanno scoperto un nuovo canale per la vendita di materiale esplosivo illegale. L’indagine, condotta dai militari di Francavilla Fontana, ha portato alla denuncia di due giovani. Si tratta di un 29enne e un 25enne, accusati di detenzione abusiva di materiale esplodente e omessa denuncia alle autorità. La pericolosità di queste pratiche non riguarda solo l’assenza di licenze, ma anche le condizioni in cui gli esplosivi vengono conservati e trasportati, aumentando il rischio di incidenti gravi.
BOTTI ILLEGALI SU TIKTOK: IL MERCATO CLANDESTINO CORRE SUL WEB
Le forze dell’ordine, risalendo ai sospettati tramite i video promozionali pubblicati online, hanno fatto irruzione nell’abitazione di uno degli indagati, individuando il locale utilizzato come set per le riprese. Qui, insieme al bagagliaio di un’auto, sono stati rinvenuti 2.500 articoli pirotecnici di vario tipo, per un peso complessivo di 100 chilogrammi. Il materiale, conservato in condizioni precarie all’interno di scatoloni, rappresentava un grave rischio per la sicurezza pubblica.
Questa operazione evidenzia come il commercio illecito di fuochi d’artificio stia cambiando volto. Se un tempo i venditori clandestini operavano in strada, oggi sfruttano i social media per raggiungere un pubblico più ampio e aggirare i controlli. TikTok, con la sua capacità di rendere virali i contenuti, è diventato una vetrina ideale per promuovere prodotti illegali, attirando clienti con video accattivanti e promesse di botti spettacolari.
La battaglia delle forze dell’ordine si gioca anche online, in un territorio dove il confine tra legalità e illegalità è sempre più labile. Grazie al lavoro investigativo, i carabinieri sono riusciti a smantellare una parte di questa rete clandestina.
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