Ulivi colpiti dalla Xylella. L’allarme ora si estende anche alla Bat
2 minuti per la letturaLa Bat, finora, è rimasta immune (o quasi) dal pericolo Xylella se si esclude il preoccupante episodio di Canosa di Puglia, peraltro contenuto con l’area di focolaio fortunatamente dichiarata indenne nel dicembre scorso.
Il timore che il parassita killer possa tornare ad infestare gli ulivi anche nel territorio della sesta provincia pugliese è forte, come ha rimarcato il segretario generale della Flai Cgil Bat Gaetano Riglietti: «La Bat è la provincia più olivetata d’Europa. È necessario intervenire immediatamente compiendo azioni che vadano nella direzione giusta per contrastare questo fenomeno, altrimenti si potrebbe mettere a rischio tutto il comparto olivicolo del territorio».
Tutte le analisi e i vari campionamenti effettuati negli ultimi anni in città come Andria e Barletta hanno per il momento scongiurato la diffusione del batterio ma il rappresentante dell’organizzazione sindacale ha chiesto «Un intervento immediato, senza indugi, di monitoraggio dell’intero agro, e non solo, perché non possiamo permetterci di imbatterci nella diffusione dell’infezione, che metterebbe a rischio una fetta rilevante dell’economia delle nostre dieci città». L’elenco dei Comuni nei quali sono obbligatorie alcune lavorazioni di terreni nell’arco di determinati periodi dell’anno, non comprende per il momento località della Bat.
Le arature, le fresature, le erpicature e le trinciature si rendono necessarie per eliminare le erbe spontanee su cui si sviluppano le forme giovanili della sputacchina, ovvero il principale vettore del batterio letale per gli ulivi. Le lavorazioni non si svolgono, in ogni caso, nelle aree protette, nella macchia mediterranea, nei boschi, nei pascoli e nei campi con colture erbacee in atto. «L’olivicoltura non è solo la nostra vocazione territoriale ma è anche la caratteristica del paesaggio, della storia e della cultura stesse di questo lembo di Puglia – ha evidenziato Riglietti.
«Non possiamo non ricordare gli effetti nefasti della batteriosi da Xylella in altri territori della Puglia anche e soprattutto sull’occupazione in agricoltura, comparto nel quale il settore olivicolo risulta fondamentale. Per questo, bisogna continuare ad agire preventivamente e tutti i soggetti interessati devono attivarsi subito in modo efficace con qualsiasi mezzo a disposizione bloccando un eventuale avanzata del batterio per non mettere a rischio un patrimonio ambientale e nello stesso tempo di grande valore economico e sociale – ha concluso il segretario provinciale Flai Cgil Bat.
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