Tra i 21 progetti di rigenerazione urbana della Puglia finanziati dal Pnrr c’è quello presentato dal Comune di Bari che comprende anche la riorganizzazione del nodo ferroviario
3 minuti per la letturaLa rigenerazione urbana, al Sud, registra finalmente prospettive incoraggianti, come conferma il peso dei fondi previsti dal Pnrr per i progetti di rigenerazione urbana in centinaia di comuni italiani. I dati sono chiari. Poco meno di 4,3 miliardi di euro per finanziare 2.325 opere in 645 comuni diversi, con l’obiettivo di riqualificare un’area complessivamente pari a 19.601.093 metri quadrati, l’equivalente di 2.745 campi da calcio.
Sono i numeri dei progetti di rigenerazione urbana alla luce dell’ulteriore stanziamento autorizzato dal decreto legge dell’ 1 marzo 2022 che ha consentito di andare a coprire anche i costi delle proposte che in prima istanza erano state ammesse ma non finanziate.
Balza all’attenzione, però, il caso di Trani che è tra i 17 enti che hanno deciso di rinunciare volontariamente ai fondi.
Nel caso della cittadina della Bat si tratta di dieci progetti per un ammontare complessivo di oltre 11 milioni di euro.
Gli interventi per chi, invece, ha deciso di ottenere le somme previste, sono volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, saranno finanziati dal Pnrr (Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1).
Una elaborazione per l’Adnkronos di Centro Studi Enti Locali (Csel), basata su dati del Viminale, ha messo in evidenza come il grosso dei finanziamenti sia stato catalizzato dal Sud Italia che, con un parco progetti da poco meno di 1,9 miliardi, ha ottenuto finanziamenti per 1.846.434.699 euro, pari al 43% del totale.
Seguono le regioni settentrionali con 1.531.668.792euro, pari al 36% del totale (rispetto a costi complessivi pari a 1.711.137.283), e infine quelle del Centro che hanno ottenuto i restanti 906.332.697 (21% del totale) per finanziare progetti che ne valgono 948.652.051.
Grazie allo scorrimento della graduatoria, autorizzato dal decreto legge dell’ 1 marzo 2022, sono state aggiunte altre 554 opere a quelle finanziate in prima istanza, che erano 1.771. Dei finanziamenti aggiuntivi hanno beneficiato, in particolar modo, le regioni del Nord Italia.
Le 554 opere inserite in seconda battuta sono infatti collocate in 146 comuni settentrionali, nove del centro e 14 nel Sud e nelle Isole. Tutti i Comuni beneficiari delle risorse, entro un mese dall’avviso di pubblicazione del decreto del Viminale che ha approvato l’elenco definitivo, devono compilare e trasmettere al ministero dell’Interno il proprio atto di adesione, pena la revoca del contributo concesso. TRani ne ha chiesti 11.
A livello regionale, è la Campania – con i suoi 489.039.248 euro e 228 progetti – a fare il record di fondi intercettati.
Seguono, a breve distanza, Lombardia (444.946.591 euro), Sicilia (421.624.831 euro), Puglia (391.485.965 euro), Lazio (quasi 331 milioni) ed Emilia Romagna, con poco meno di 326 milioni. Scorrendo ancora l’elenco delle assegnazioni, troviamo i comuni del Veneto che, insieme, hanno catalizzato oltre 280 milioni, seguiti da Piemonte (243 milioni), Marche (170 milioni), Calabria (165 milioni), Sardegna (150 milioni), Abruzzo (147 milioni) e Liguria (102 milioni).
Chiudono il cerchio l’Umbria, con poco meno di 88 milioni, il Friuli Venezia Giulia, con 77, il Trentino Alto Adige (45), il Molise (42), la Basilicata (39) e la Valle d’Aosta, con poco meno di 11 milioni totali. Sul piano provinciale, il record assoluto è andato a Napoli che, con oltre 271 milioni, ha intercettato il 6% delle risorse stanziate a livello nazionale.
I 47 comuni del napoletano inseriti nell’elenco dei beneficiari delle risorse hanno presentato 130 progetti, grazie ai quali si propongono di riqualificare un’area pari a 1.077.634 metri quadrati. Napoli, da sola, ha ottenuto il via libera all’erogazione di 20 milioni di euro. Segue la provincia di Roma con poco meno di 180 milioni (4%). Sul terzo gradino del podio Milano con oltre 138 milioni (3%).
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