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«È un atto dovuto che arriva a conclusione di un lavoro meticoloso» dice Alessandro Delle Donne, commissario straordinario dell’Asl BAT

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BARI – L’Asl Barletta-Andria-Trani ha sospeso 21 dipendenti non vaccinati contro il Covid. Il provvedimento prevede la privazione della retribuzione e di qualunque altro compenso o emolumento, fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al 31 dicembre.

«È un atto dovuto che arriva a conclusione di un lavoro meticoloso fatto dalla commissione aziendale – dice Alessandro Delle Donne, commissario straordinario dell’azienda sanitaria della BAT – nella nostra Asl i dipendenti sono in totale quasi quattromila e abbiamo avuto risultati soddisfacenti di copertura vaccinale con risvolti da subito molto positivi sul contenimento della diffusione della pandemia all’interno delle nostre strutture». «In questo momento – conclude – è in corso anche la somministrazione della terza dose: abbiamo cominciato dagli operatori in servizio a Bisceglie dove sono presenti pazienti positivi al Covid e subito dopo procederemo con ordine su tutti gli altri presidi sia ospedalieri che territoriali».

Precedenti – Il 13 ottobre scorso 57 operatori sanitari furono sospesi dall’Asl di Bari sempre perché avevano rifiutato il vaccino anti Covid. Si aggiungono agli 11 dipendenti sanzionati due settimane prima, ma questo non aveva smorzato le polemiche: l’Ordine dei medici di Bari aveva criticato le Asl per la lentezza con cui si sta procedendo con i provvedimenti e per la mancata trasmissione dei dati.

La conseguenza è che, ad oggi, l’Ordine ha potuto sospendere dall’Albo solamente un medico. In Puglia, infatti, solo l’Asl di Bari e quella di Brindisi hanno dato seguito a quella che è una legge dello stato dallo scorso aprile, dopo sei mesi la norma è praticamente quasi del tutto disattesa. L’azienda sanitaria barese, intanto, di pari passo con i provvedimenti sanzionatori, prosegue anche nell’attività di sensibilizzazione alla adesione alla campagna di immunizzazione contro il virus.

Nel maggio del 2021, cinque dipendenti della Asl di Brindisi, quattro infermieri e un tecnico di laboratorio, furono sospesi dal lavoro senza stipendio fino al 31 dicembre perché rifiutrono il vaccino anti Covid. Un medico, invece, è stato diffidato dopo avere rifiutato il vaccino ed espresso dubbi sulla sua utilità.

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