Il bar dov'è avvenuto l'omicidio
3 minuti per la letturaPasquale Rutigliano, il 32enne indagato per l’omicidio di Giuseppe Tupputi, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande postegli dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani Domenico Zeno durante l’interrogatorio di garanzia tenutosi ieri mattina.
L’uomo resterà comunque in carcere in quanto ritenuto responsabile dell’assassinio del titolare del bar “Morrison’s Revolution” di via Rionero a Barletta: l’arresto è stato convalidato. L’avvocato Claudio Cioce, legale di Rutigliano, non ha inteso rilasciare dichiarazioni all’uscita dal penitenziario tranese: «Resteremo in attesa di ulteriori accertamenti che saranno svolti dalla Procura e stabiliremo in seguito quale strada percorrere» ha commentato il difensore dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, sul quale pendono anche le accuse di porto abusivo di arma da fuoco e violazione delle norme sulla sorveglianza speciale.
L’esame autoptico sul corpo del barista 43enne si svolgerà questa mattina. Tre i colpi di pistola esplosi nei suoi confronti, uno di quali gli è stato fatale. La dinamica dei fatti sembrerebbe piuttosto chiara: il presunto killer sarebbe entrato all’interno dell’esercizio commerciale e, dopo aver chiesto una birra in bottiglia, avrebbe avuto una discussione con il titolare per futili motivi, conclusasi con gli spari. Le telecamere a circuito chiuso del locale avrebbero fornito indizi piuttosto emblematici.
Rutigliano avrebbe fatto perdere le sue tracce non rientrando a casa entro le 22 di lunedì, contravvenendo perciò all’obbligo impostogli, per poi presentarsi in Commissariato, accompagnato dal suo avvocato, all’alba del giorno seguente. L’esito dell’autopsia fornirà ulteriori elementi utili ai fini delle indagini pur se il quadro appare abbastanza definito. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha fatto sapere di voler essere ricevuto dal ministero dell’interno Lamorgese insieme a Renato Nitti, capo della Procura di Trani «il quale ha compiuto un’analisi molto precisa sulla insussistenza di organici delle forze di polizia».
Parole pronunciate al termine di un incontro politico in occasione della campagna elettorale per le amministrative del prossimo 12 giugno. «Siamo qui per la seconda volta in poco tempo a cercare di capire in che modo Barletta può e deve reagire a questa situazione così difficile. Per vent’anni la città ha un po’ vissuto di rendita di una serie di indagini ben fatte in passato, ma ho l’impressione che abbiamo un po’ lasciato cadere le cose, abbiamo pensato di lasciare tutto alle spalle» ha aggiunto Emiliano.
«La criminalità organizzata, la criminalità in genere, non può essere mai abbandonata a sé stessa. Il procuratore di Trani Nitti è una persona molto competente che ha già individuato una serie di problematiche che il ministro dell’Interno deve risolvere: la carenza di forze dell’ordine in tutta la Puglia e in particolare nella Bat è davvero insopportabile».
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