X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Frode fiscale nel Nord Barese: sequestrati beni per 12 milioni di euro a due società del settore edile operanti a Barletta.


BARLETTA – Un’indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza di Barletta-Andria-Trani ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro a due società del settore edile operanti a Barletta. Le operazioni investigative, coordinate dalla Procura di Trani, hanno portato alla luce un presunto sistema di frode fiscale che vede indagate sette persone, tra amministratori e amministratori pro tempore delle imprese coinvolte.

FRODE FISCALE NEL NORD BARESE: LE INDAGINI

Secondo quanto emerso dalle indagini, il meccanismo fraudolento si basava sull’utilizzo di fatture false e contratti di subappalto fittizi, emessi da società che si sono rivelate essere “cartiere”, ovvero imprese prive di reale capacità produttiva. Questo schema avrebbe permesso alle due società più grandi di ridurre gli utili dichiarati e, conseguentemente, le imposte dovute. “La finalità principale,” spiegano gli investigatori, “era quella di generare crediti d’imposta attraverso fatture false emesse da imprese cartiere in favore di una delle Srl, con lo scopo di compensare il debito fiscale relativo ai lavoratori assunti.”

Un’altra tecnica utilizzata consisteva nella stipula di contratti di subappalto simulati, che creavano costi fittizi per la società madre, l’unica risultata effettivamente operativa. In questo modo, si otteneva una riduzione dell’utile di esercizio e delle imposte da versare allo Stato.

A seguito di queste operazioni, i finanzieri hanno apposto i sigilli su beni di lusso, conti correnti, quote societarie e su una trentina di immobili, per i quali è stata chiesta la confisca. L’accusa alla società riguarda l’ipotesi di responsabilità amministrativa, che potrebbe comportare sanzioni pecuniarie, misure interdittive e la confisca dei profitti illeciti ottenuti.

Le indagini hanno preso il via in seguito a riscontri fiscali che avevano evidenziato irregolarità nelle operazioni contabili delle due imprese. Grazie all’analisi approfondita delle fatture e dei contratti, gli investigatori hanno potuto ricostruire il presunto schema di frode, aprendo la strada all’azione penale.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE