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Si riavvolgono i filmati, si cronometrano le scene. «Solo 50 secondi, nulla più» è il commento che filtra dallo staff tecnico del teatro. Mentre l’intero video della serata sparisce momentaneamente dalle piattaforme Mediaset. In alcuni momenti non si apre, in altri non figura nel catalogo dei programmi. Intanto, arrivano anche i primi esposti con il Sils, il Sindacato dei lavoratori del pubblico spettacolo, che annuncia di volersi tutelare in sede legale nei confronti degli organizzatori della serata.

Dai trenini di Capodanno ai vagoni di polemiche, quelle che non si placano attorno allo show di Canale 5 andato in onda dal Petruzzelli. La politica si spacca, Forza Italia annuncia un’interrogazione al ministro Speranza, mentre il sindaco Antonio Decaro respinge ogni accusa. «Non appena dagli schermi (nel dietro le quinte, ndr) mi sono accorto dei trenini e delle calche in platea, ho subito chiesto agli organizzatori di intervenire». E così sono entrate in azione le trentuno maschere della Fondazione Petruzzelli, nel vano tentativo di riportare un po’ di ordine, in una sala ormai in festa dopo lo scivolone lessicale della conduttrice Federica Panicucci: «I dj sono pronti a trasformare il Petruzzelli in una grande discoteca».

«Forza Italia vuole fare un’interrogazione? Credo che non la debbano rivolgere a me ma agli organizzatori» dice ancora Decaro ai microfoni del TG3 Puglia. Ma l’eco della serata non si spegne. Sui social continuano a girare immagini, video e i commenti di disapprovazione dei gestori delle discoteche e delle sale da ballo, pronti a definire i trenini del Petruzzelli «uno schiaffo alle nostre attività rimaste chiuse per decreto».

E che il Petruzzelli possa trasformarsi in un focolaio lo escludono tassativamente dagli ambienti della Fondazione ribadendo che il teatro «ha dei potentissimi sistemi di areazione» e che anche «durante spettacoli teatrali sold out non c’è stato alcun caso di positività, con tutti i tamponi da esito negativo». Il riferimento è alla Tosca, andata in scena prima di Natale e con numeri record: quasi tutti esauriti i 1.498 posti e con la presenza di 71 orchestrali (molti dei quali senza mascherina dovendo suonare strumenti a fiato). Numeri invece più contenuti per lo show di Capodanno dove erano ammesse solo mille e 55 persone – con quarto ordine e loggione chiusi al pubblico per esigenze televisive – tutte dotate di super green pass e di mascherina Ffp2. E senza la possibilità di consumare bevande e snack.

«Noi in ogni caso vogliamo vederci chiaro e chiederemo spiegazioni su quanto accaduto. Sono scene che a noi e al Paese intero non sono piaciute» continua a ripetere il capogruppo comunale di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, annunciando apposite riunioni della commissione consiliare Trasparenza. E a questa polemica sui trenini se ne aggiunge un’altra. Ai proprietari del teatro, i Messeni Nemagna, non sarebbe andata giù la frase di Decaro ai microfoni tv durante il conto alla rovescia verso il 2022: «Immagini bellissime del nostro straordinario teatro».

Quel “nostro” ha creato un certo scompiglio visto che il politeama dal 18 novembre scorso è tornato ai proprietari, cioè ai privati. A patto però di un indennizzo di 43,4 milioni all’Erario per i fondi pubblici spesi nella ricostruzione dopo l’incendio del 1991. Insomma, il 2021 si era chiuso con le polemiche attorno al destino del teatro. Oggi, nel 2022, se ne apre ancora un’altra. Con e senza trenini.

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