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Un momento del corteo di San Nicola

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«Speravo che questa festa di San Nicola potesse essere una festa senza botti. Lo so, è una tradizione storica e qualcuno potrebbe darmi del “pazzo”. Però, in questo millennio, secondo me, non sono neanche più di moda». E’ decisamente forte la dichiarazione di Lorenzo Leonetti, il presidente del Municipio I della città. E rischia anche di essere impopolare, visto l’attaccamento dei baresi alla sagra e alla festa di San Nicola, quella più sentita da sempre e quest’anno particolarmente attesa dopo gli stop forzati per la pandemia. In ogni caso sono destinata quantomeno a far discutere le parole pronunciate da Leonetti, a sorpresa, ieri mattina in diretta su Telebari e Radiobari.

«Durante i “botti” – ha proseguito Leonetti a proposito dei fuochi d’artificio che vengono esplosi durante la festa del santo patrono -, che sono anche abbastanza lunghi, tanti animali purtroppo soffrono. Colgo l’occasione per lanciare questa proposta agli organizzatori. Magari, negli anni futuri, sotto questo punto di vista potremmo assistere a un San Nicola 2.0».

Insomma, per quest’anno, lo spettacolo pirotecnico non è in discussione. D’altronde, è già tutto organizzato e sarebbe improponibile un’opzione del genere. Però, in un prossimo futuro, chissà. repliche “istituzionali”, al momento, non ne sono arrivate. Ma suo social sì. Con tanto di divisioni. Ben accolta, naturalmente, da chi non ama botti e fuochi pirotecnici. Respinta al mittente, però, da tanti altri, legatissimi alla tradizione. E così si passa da chi la ritiene «un’ottima idea» o una «cosa buona e giusta» a chi invece pensa che si stia «superando il buon senso» o ancora che sia «partita la campagna elettorale per il 2024». Insomma, se una discussione si voleva provocare, è già partita alla grande.

Lorenzo Leonetti

E, a proposito di partenza, oggi c’è il primo appuntamento delle celebrazioni per il 935esimo anniversario della traslazione. Si comincia dall’anniversario della partenza da Myra: alle 18 è prevista la celebrazione e, subito dopo, nel piazzale della basilica ci sarà la rievocazione del trafugamento delle reliquie del santo, con la regia di Antonio Minelli e la partecipazione della compagnia Formediterre e delle associazioni Militia Sancti Nicolai e I marinai della traslazione.
Il prossimo appuntamento è per il 28 aprile, quando è in programma il sorteggio dei due motopescherecci che porteranno la statua e il quadro del santo a mare, mentre alle 20 partirà la processione, ma in questa circostanza soltanto in auto e non a piedi, con la statua.

Il 7 maggio si entra nel vivo: alle 18 a baia San Giorgio la processione con il quadro cui farà seguito la santa messa presieduta dal rettore della Basilica padre Giovanni Distante; quindi ci sarà l’imbarco del quadro. E poi l’attesissimo corteo storico, per il quale si sono tenute nei la scorsa settimana le selezioni per scegliere i figuranti. Il corteo partirà alle 20,30 davanti al castello svevo per giungere davanti alla basilica due ore dopo.

L’8 maggio la basilica sarà aperta fin dalle 4,30 per le messe che si si terranno alle 5, 7.30, 10.30, 12, 13, 18.30 e 20.30. Alle 6,45 inoltre partirà la processione con la statua del santo dalla basilica San Nicola e passerà per via delle Crociate, via Carmine, arco della Neve, piazza Odegitria, via Federico II di Svevia, strada San Domenico, via dell’Intendenza, corso Vittorio Emanuele II, corso Cavour fino al molo San Nicola. Qui, alle 10, è prevista la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo monsignor Giuseppe Satriano.

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