Il sindaco Decaro alla manifestazione "Giù le mani da Bari"
2 minuti per la letturaDopo l’ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale in 10 mila scendono in piazza a Bari con Decaro contro la mafia. Il governatore Emiliano: «Sono commosso».
BARI – Il sole di marzo ha illuminato Piazza del Ferrarese a Bari, gremita da una folla oceanica. Un mare di persone -si parla di 10 mila presenze-, unite da un unico grido: “Giù le mani da Bari”. Cittadini di ogni età, sindacati, associazioni, esponenti parti, tutti uniti per difendere la loro città dall’ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale dopo la nomina della commissione di accesso agli atti. Al centro della scena, il sindaco Antonio Decaro, accolto da un’ovazione quando ha fatto il suo ingresso in piazza. «Bari non si tocca» ha gridato al microfono, scatenando un boato di approvazione.
«È una risposta meravigliosa della città per la città, è una risposta a chi pensa di utilizzare la città per la propria campagna elettorale ed è soprattutto una risposta a chi dice che Bari è sotto il ricatto della mafia. Siete la migliore risposta a questo attacco ignobile, difenderò questa città fino all’ultimo giorno in cui sarò sindaco» ha continuato Decaro: «Siamo baresi, siamo innamorati di questa città e questa città noi la difenderemo. Cari onorevoli, potrete sciogliere il consiglio comunale ma non scioglierete il legame che ci tiene insieme in questa piazza».
E ancora, a conclusione il sindaco anti- mafia di Bari, Decaro promette: «difenderò l’onore della città insieme a voi. Proverò da sindaco a essere all’altezza di questa risposta meravigliosa che ci date in questa piazza. Proverò a essere all’altezza del vostro orgoglio, della dignità e del vostro grandissimo amore. Grazie per essere venuti qui a difendere la città, vi voglio bene e viva le istituzioni sane del nostro Paese».
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Al fianco del sindaco, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano: «Tutte le città della Puglia sono qui a dare una mano. Sono commosso per tutto questo perché i pullman da Lecce e da Taranto sono tantissimi, così come da Foggia. Questo vuol dire che qualcosa a queste persone l’abbiamo trasmessa». E, in ultimo il governatore pugliese, che si è visibilmente commosso, ha precisato «chi sta cercando di rovinare un lavoro così lungo e difficile non sa quanto sia costato».
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