L’incontro di ieri tra Il sindaco Decaro e i rappresentanti del partenariato sul piano particolareggiato della Costa sud
3 minuti per la letturaMeno edifici, ma più vicini alla città. Stop alle lottizzazioni separate dai quartieri. Il Comune di Bari detta la linea per le nuove costruzioni nella zona compresa tra parco Perotti e San Giorgio e la tangenziale. Ieri il sindaco Antonio Decaro ha incontrato i rappresentanti del partenariato socio economico, dai sindacati alla Lega Coop all’Università, per presentare il piano particolareggiato della costa Sud.
Un piano che riunisce tutti i terreni classificati da piano regolatore come edificabili, compresi tra il quartiere Japigia e quello di San Giorgio, aree che sorgono al di là del lungomare. Uno spazio immenso, tutto da “utilizzare” per realizzare delle nuove costruzioni, ma sul quale il sindaco ha mostrato di avere le idee ben chiare. Tanto che lo ha precisato più volte durante l’incontro svoltosi ieri: la richiesta principale ai privati interessati è quella di ridurre le volumetrie e di concentrare maggiormente le edificazioni vicino alla città. Il piano delle maglie, ad esempio, quella sorta di accordo tra pubblico e privato, non funziona più così tanto. Lo ha dimostrato l’esperienza quasi fallimentare nel comparto di Sant’Anna, dove da anni i residenti si trovano ancora con strade non asfaltate, collegamenti carenti e tantissimi disagi. E proprio quel comparto 3 di Sant’Anna non sarà realizzato.
L’idea, invece, è di puntare a riallacciare la città già esistente e soprattutto i due quartieri come Japigia e San Giorgio attualmente separati da terreni abbandonati, degradati, inutilizzati. Quindi meno volumetrie ma costruzioni il più vicino possibile alla città. Ovviamente, e questo il primo cittadino lo ha specificato più volte nel suo intervento, c’è il divieto di costruire vicino al mare e sulle lame. Ma tutta la zona al di là dell’attuale lungomare rappresenta un potenziale da non sottovalutare.
Nuove abitazioni, negozi, ristoranti: spazi che possono arricchire quello che poi sarà il parco Sud, già finanziato con 75 milioni di euro. Si tratta, nello specifico, di un parco lineare costiero lungo circa 6 chilometri, che connetterà il lungomare monumentale novecentesco e le spiagge urbane con i quartieri collocati a est e a sud del nucleo urbano centrale (Japigia, Madonella, San Giorgio) configurandosi come il parco più rilevante, in termini di dimensioni e funzioni, dell’area metropolitana di Bari.
Un parco tutto da realizzare, dove sono previsti degli accessi alle spiagge, oltre a spazi per lo sport e la socializzazione. Da una parte. Dall’altra, i capannoni dei privati da ristrutturare e trasformare per esempio in ristoranti o anche abitazioni, ovviamente il tutto inserito in una logica di rispetto dell’ambiente costiero. Il parco Costa Sud si andrà quindi ad incastrare con le riqualificazioni ad esempio dei capannoni, già partite: è il caso dell’ex GS che sarà trasformato in appartamenti, ristoranti e spazi verdi.
Insomma dopo il lungomare a nord di Bari, con la riqualificazione del waterfront a San Girolamo e i progetti già scritti per il restyling di altre linee di costa come Palese, Santo Spirito, la zona del faro e quella dei moli sant’Antonio e San Nicola, il sindaco Decaro ha le idee ben chiare sulla parte della città per troppo tempo abbandonata. La costa a Sud appunto. Oggi occupata da ruderi e degrado, potrebbe diventare il nuovo punto di sviluppo della città. Ma seguendo sempre i principi della riduzione del costruito, a vantaggio del verde, del mare, delle lame. Ricucendo così la frattura che ad oggi esiste tra parco Perotti e San Giorgio.
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