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Il mercato in via Salvemini

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«No all’approvazione del Documento strategico del commercio». Pronti alla protesta anche clamorosa gli operatori del piccolo commercio, in particolare gli ambulanti, in vista dell’approvazione del provvedimento in consiglio comunale. Un documento, peraltro, bocciato qualche giorno fa in Commissione Bilancio, Sviluppo economico, Aziende partecipate.

«Una convocazione lampo che ha tutto il sapore di un blitz, quella per mercoledì 27 aprile, alle ore 16 – accusa in un comunicato CasAmbulanti e UiPuglia -. Il consiglio comunale della città di Bari intenderebbe portare in aula la discussione e l’approvazione del contestato Documento strategico del commercio giudicato vuoto, incompleto, senza visione e persino dannoso per piccole imprese e per quel mondo del piccolo commercio, dagli ambulanti ai bottegai, che sta inesorabilmente morendo, aggredito dalla grande e media distribuzione caldeggiata e privilegiata».

Le associazioni di categoria, già nelle scorse settimane, avevano chiesto un confronto sul Documento strategico. Cosa che invece non è avvenuta.

«In queste ore, appresa la notizia che spiazza tutti mentre si era in attesa dell’incontro richiesto e che avrebbe dovuto tenersi a breve a Palazzo di città – scrivono Casambulanti e UiPuglia -, è partita l’organizzazione del sit-in proprio ai piedi di Palazzo di città affinché l’amministrazione comunale desista dall’approvazione di quel Documento mai concertato, assente dei pareri obbligatori delle associazioni di categoria, senza alcuna previsione di sviluppo e di risoluzione delle innumerevoli problematiche che stanno sotterrando piccoli negozi e mercati e con clausole addirittura illegittime, come divieti contra legem a favore della grande distribuzione, penalizzando i mercati e quel piccolo commercio che era il valore aggiunto di una storia straordinaria che rappresentava l’identità del commercio barese.

Nei giorni scorsi erano stati gli ambulanti baresi, grazie all’azione dell’associazione Casambulanti Bari, guidata da Savino Montaruli, Michele Giannelli e Oronzo Console, ad evidenziare i punti critici e di debolezza di quel Documento di cui neppure è stato concesso avere in copia da parte del dirigente comunale. Uno sfacelo che andrebbe assolutamente evitato».

Certo, in Consiglio i numeri sono dalla parte dell’amministrazione comunale. Ma alla protesta e al presidio annunciato dalle associazioni, va aggiunta la bocciatura – avvenuta sabato scorso in Commissione Bilancio, Sviluppo economico, Aziende partecipate del provvedimento presentato dall’assessore Carla Palone.

«Un piano senza coraggio, senza visione prospettica e che lascia irrisolti tutti i principali problemi di commercianti e cittadini – ha accusato il vice presidente del consiglio comunale Fabio Romito -. Bari è una città che ha sempre vissuto di commercio, per questo non possiamo che respingere un documento senza anima e senza alcuna prospettiva».

«Questo è un non documento, manca principalmente di strategia e contenuto – ha aggiunto Italo Carelli -. Rappresenta plasticamente la sciatteria e superficialità con cui “lavora” questa amministrazione. Basti pensare che il documento presentato alla Commissione si limita a riproporre testualmente il contenuto della legge regionale del commercio. È una scatola vuota infiocchettata».

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