L’inaugurazione del Salone del Restauro
3 minuti per la letturaBARI – Da Ferrara a Bari per espandersi e trovare nuovi mercati: dopo 30 anni, il Salone del Restauro ha lasciato Ferrara per approdare in Puglia. È stata inaugurata ieri alla Fiera del Levante la tre giorni di appuntamenti dedicati a economia, conservazione, tecnologie e valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
Organizzato da Nuova Fiera del Levante e da Ferrara Fiere Congressi, in partnership con Assorestauro, il salone «Restauro in tour» accoglierà sino venerdì 120 espositori tra istituzioni, imprese specializzate in restauro, studi di architettura e ingegneria, fornitori e produttori di materiali, società di servizi legati ai beni culturali e alla valorizzazione di siti storici o impegnate in tecnologie, diagnostica e illuminazione.
Un centinaio gli operatori esteri specializzati che si sono prenotati, mentre sono sette i Paesi rappresentati dai 25 membri delle delegazioni estere presenti: Albania, Arabia Saudita, Azerbaijan, Croazia, Cuba, Israele e Libano. L’ingresso in fiera è consentito solo con green pass o tampone negativo al Covid. Sono 45 i convegni in programma e 30 sono curati dal ministero della Cultura.
«Questa fiera ha una importanza enorme», ha detto il presidente di Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi: «Voglio ringraziare Ferrara Fiere per aver voluto sottolineare con la sua scelta di migrare a Bari il ruolo della Fiera del Levante come Hub del Mediterraneo».
Il presidente di Ferrara Fiere Congressi, Andrea Moretti, ha ricordato che «l’Italia detiene la maggior parte del patrimonio artistico e archeologico del mondo, questo ha permesso lo sviluppo delle migliori professionalità nel settore a livello mondiale. Dal 1991 il Salone del Restauro si è tenuto a Ferrara, coinvolgendo le aziende del Centro-Nord Italia: il tour a Bari è una grandissima opportunità per conoscere le realtà del Sud Italia e, soprattutto, quelle del bacino del Mediterraneo».
La Fiera del Levante ha bisogno per rilanciarsi di nuove specializzate e, in assenza di produzioni proprie, per ora si accontenta di “importare” eventi da altre aree d’Italia per riprogrammare il futuro dopo il Covid e, in parte, ammortizzare la mancata 85esima edizione della Campionaria.
«Anche a me sarebbe piaciuto venire per la prima volta da assessore e non da cittadino comune” all’inaugurazione della Fiera del Levante e “sono il primo affranto da ciò che non sta succedendo, ma il settore fieristico indubbiamente si sta ripensando. Si sta immaginando come può essere attrattivo, come può attrare gli espositori e anche i partecipanti», ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, partecipando all’inaugurazione.
«La pandemia – ha aggiunto – ha modificato le nostre abitudini. Detto ciò, però Expo a Dubai si farà in presenza. Il Salone del Restauro può essere da stimolo, sono convinto che un evento come questo possa stimolare il mercato, la domanda e rinterrogare la politica. Noi non possiamo che essere al fianco al settore fieristico per immaginare come guardare al futuro. Non tutto può essere portato sul virtuale, serve il giusto connubio virtuale e in presenza».
Al programma di «Restauro in tour» si affianca quello della «Restoration week», il tour itinerante con visite sia in presenza che in live streaming ad alcuni cantieri di restauro di grande interesse nazionale e internazionale. «Il salone del restauro – ha detto Maria Piccarreta, segretario regionale del ministero della Cultura per la Puglia – è un importante momento di confronto per tutto il sapere che ruota intorno al mondo del restauro».
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