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Protesta ieri davanti al Consiglio regionale contro la discarica Martucci

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La discarica Martucci, tra Conversano e Mola di Bari, riaprirà. Il Consiglio regionale «fiume», come previsto, non ha cambiato l’impostazione iniziale data dalla Giunta Emiliano, salvo qualche piccola modifica. Nonostante la battaglia in Aula da parte del centrodestra, la maggioranza di centrosinistra ha approvato, dopo 13 anni, il nuovo Piano per la gestione dei rifiuti con 28 voti a favore e 11 contrari.

E’ stata una maratona quella andata in scena ieri nel mini parlamento pugliese, una guerra di nervi, a suon di emendamenti e sub-emendamenti, ma alla fine la coalizione guidata dal magistrato in aspettativa ha retto all’urto del primo vero banco di prova e, intorno alle 23, ha dato il via libero al testo. Quello di ieri era un passaggio temuto all’interno del centrosinistra, per diversi motivi: erano in ballo i fondi per costruire i nuovi impianti, si doveva evitare l’infrazione da parte dell’Unione europea approvando il Piano, ma anche dal punto di vista politico una eventuale bocciatura sarebbe suonata come una sfiducia nei confronti dell’assessora Anna Grazia Maraschio.

Con due emendamenti «gemelli» approvati a maggioranza, è stato in sostanza dato il via libera alla riapertura delle due discariche contestate, quelle di Conversano e quella di Corigliano d’Otranto, in Salento, fissando la loro dismissione nel 2025. I due impianti dovranno essere monitorati costantemente da Ager e Arpa; in alternativa, i comuni della città Metropolitana di Bari e della provincia di Lecce possono individuare altri siti di smaltimento da utilizzare al posto delle due discariche, la loro eventuale entrate in servizio deve però avvenire entro e non oltre il 2023.

Approvato all’unanimità anche un altro emendamento, proposto dal M5S, relativo ai criteri per la definizione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti. «Pertanto, al fine di consentire una forma ampia di tutela della popolazione, con una deliberazione di Giunta regionale saranno definite le distanze minime di tutela dai centri abitati e dai siti particolarmente sensibili», si legge nel testo.

«Con i nostri emendamenti – dichiarano i consiglieri del M5S Grazia Di Bari, Rosa Barone, Cristian Casili e Marco Galante a margine del consiglio regionale – abbiamo contribuito a migliorare alcune delle previsioni del Piano, impegnando la Giunta a definire distanze minime di tutela dai centri abitati e dai siti sensibili nell’ambito dei criteri di localizzazione degli impianti.

Di concerto con la maggioranza abbiamo introdotto limiti e condizioni all’attivazione delle vasche A e B della discarica Martucci e ci impegniamo già da ora a monitorare il rispetto degli impegni assunti e del cronoprogramma delle attività da attuare».

I nuovi impianti di compostaggio pubblici saranno quattro e saranno realizzati a Bari, Foggia, Brindisi e Lecce. Il primo centro che vedrà la luce sarà quello di Bari, verrà inaugurato nei primi mesi del 2022, per gli altri i tempi sono più lunghi, l’attesa media è di due anni circa. Oggi sono sette gli impianti di compostaggio in funzione.

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