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Indagini sull’impianto elettrico e i tabulati telefonici per ricostruire il caso del neonato morto nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista di Bari.


BARI – Si intensificano le indagini sulla tragica morte del neonato trovato senza vita giovedì scorso, 2 gennaio 2025, nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista. Nei prossimi giorni saranno nominati i consulenti tecnici incaricati di effettuare tutti gli accertamenti del caso sulla culla e sull’ambiente circostante, su disposizione della Procura di Bari.

La culla si trova in una stanza accanto alla chiesa San Giovanni Battista. Gli inquirenti potrebbero quindi sentire anche il parroco don Antonio Ruccia. Il parroco era a Roma il giorno in cui è stato trovato il cadavere del neonato. È stato il sacerdote a riferire di non aver ricevuto chiamate sul suo cellulare. La culla infatti è dotata di un sistema che fa partire una chiamata non appena registra un peso sul materassino. Così come era successo nel 2020 e due anni fa quando furono lasciati altri due neonati. È possibile che siano analizzati anche i tabulati telefonici del parroco.

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NEONATO MORTO A BARI: INDAGINI SULL’IMPIANTO ELETTRICO DELLA CULLA TERMICA E SUI TABULATI TELEFONICI DEL PARROCO

Indagini saranno svolte anche sulla fornitura elettrica che alimenta la stanza in cui si trova la culla termica dove è stato ritrovato il neonato morto. Entrambi ora poste sotto sequestro. Le indagini sono volte per verificare se abbiano subito conseguenze dal black out di cui ha parlato don Marco Simone, il sacerdote che ha sostituto nei giorni scorsi don Antonio Ruccia. Secondo quanto appreso, l’interruzione di elettricità risale al 14 dicembre scorso. E, avrebbe riguardato la zona in cui si trova la culla termica della parrocchia, ma i tecnici dell’Enel sono intervenuti nel giro di poco tempo spostando su un’altra linea l’alimentazione e risolvendo il guasto.

Finora sono stati sentiti dagli investigatori della squadra mobile alcuni parrocchiani e persone che si sono occupate della manutenzione della culla. Al momento la procura indaga per abbandono di minore con l’aggravante della conseguente morte. Ma, è possibile che questa ipotesi di reato cambi nel momento in cui sarà affidato l’incarico per l’autopsia. Come atto dovuto, potrebbero essere iscritti i primi nomi nel registro degli indagati.
   

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