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Banca Intesa Sanpaolo

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Oltre all’ex dipendente, anche la banca Intesa Sanpaolo è indagata per aver permesso accessi abusivi bancari ai conti di migliaia di clienti, tra cui la premier Giorgia Meloni.


BARI- Lo scandalo degli accessi abusivi ai conti correnti di migliaia di clienti di Intesa Sanpaolo, tra cui quello della premier Giorgia Meloni, infittisce. Dopo il dipendente adesso anche la banca è formalmente indagata dalla Procura di Bari. La contestazione della procura è la violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Secondo gli inquirenti, l’istituto di credito non avrebbe segnalato tempestivamente alle autorità gli accessi abusivi compiuti dall’ex dipendente Vincenzo Coviello. Il dipendente per oltre due anni avrebbe spiato i conti di oltre 3.500 clienti in 679 filiali. Tra i conti spiati ci sarebbero anche quello di Giorgia Meloni, della sorella, del presidente del Senato Ignazio La Russa e di altri personaggi noti.
Dopo lo scandalo, i legali di alcuni clienti vittime di Coviello hanno chiesto informazioni alla Procura, per valutare la costituzione di parte civile o cause civili ai danni della banca. Le indagini della Procura di Bari sono ancora in corso e potrebbero riservare ulteriori sviluppi. Gli inquirenti stanno cercando di capire se Coviello abbia agito da solo o se ci siano complici all’interno della banca. 

L’ex dipendente Coviello è stato sottoposto a procedimento disciplinare – e poi licenziato dalla banca lo scorso 8 agosto 2024 – ben prima che partissero le indagini. L’ex bancario è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Le indagini della Procura di Bari sono iniziate dopo una denuncia presentata il 22 luglio 2024 da un correntista, al quale erano stati segnalati gli accessi anomali ai dati del suo conto corrente.

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