Ospedale Di Venere di Bari
1 minuto per la letturaL’aggressione sarebbe avvenuta a causa di un’attesa prolungata per delle dimissioni; l’Asl Bari ha annunciato sostegno legale agli infermieri aggrediti.
BARI- Ancora una volta, la violenza si accanisce contro gli operatori sanitari. Ieri pomeriggio, 25 aprile 2024, due infermieri del Pronto Soccorso dell’Ospedale Di Venere di Bari Carbonara sono stati aggrediti. L’autrice dell’aggressione fisica ai due operatori sanitari sarebbe da parte di una donna in attesa della dimissione del figlio. L’aggressione sarebbe avvenuta, secondo quanto informano dall’Asl di Bari, «per via del contemporaneo arrivo di codici rossi che hanno impegnato il personale del Pronto soccorso». I due infermieri hanno riportato ferite guaribili con una prognosi di 15 e 10 giorni.
Sul posto sono prontamente intervenuti gli agendi della Polizia di Stato. Intanto, la direzione generale della Asl Bari esprime «vicinanza e solidarietà agli operatori sanitari vittime dell’aggressione» condannando il vesto di violenza. La stessa azienda sanitaria di Bari metterà a disposizioni delle vittime dell’aggressione «il proprio ufficio legale».
Allo stesso tempo, nell’Asp barese si parla di un «un certo malcostume» secondo il quale l’attesa in Pronto soccorso, «sovente all’origine di incresciosi episodi, sarebbe una semplice perdita di tempo invece che il necessario adempimento clinico connesso alla generale priorità dei casi».
Dal 4 aprile scorso è entrato in vigore il Decreto legislativo del 19 marzo 2024 numero 31 in forza del quale si può procedere d’ufficio anche nel caso di lesioni personali ai professionisti sanitari, indipendentemente dalla gravità della lesione e dalla volontà della vittima di sporgere denuncia.
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