Il luogo dove ha preso fuoco l’auto elettrica
2 minuti per la letturaÈ giallo sul cadavere carbonizzato trovato in un’auto andata a fuoco in un piazzale del centro commerciale Le Mongolfiere a Santa Caterina a Bari
Toccherà a Sara Sablone dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari effettuare, l’autopsia sul corpo carbonizzato di un uomo, sembra di origine materana affetto da disabilità, trovato tra i resti di un’auto che ha preso fuoco nella notte fra domenica e lunedì in un piazzale del centro commerciale Le Mongolfiere a Santa Caterina a Bari. A dare l’allarme era stato un vigilante che stava effettuando controlli di routine nella zona.
Sulla vicenda alcuni punti fermi ma anche molte domande a cui forse darà risposte anche l’esame antropologico disposto dagli inquirenti che stanno seguendo il caso. Le condizioni del corpo, prevalentemente carbonizzato, infatti, hanno richiesto ulteriori ricerche e approfondimenti. Indagini orientate a poter individuare elementi utili a chiarire quello che sembra un vero e proprio giallo.
Del caso si occupa la Squadra Mobile della Questura coordinati dal magistrato della Procura di Bari Michele Ruggiero. L’auto elettrica è una cosiddetta quadriciclo, del genere che non richiede patente usata in genere come auto da città. Il mezzo potrebbe aver preso fuoco per un corto circuito al quadro elettrico. Le fiamme, a quel punto, avrebbero investito l’uomo di circa 60 anni che, se confermata la disabilità, non avrebbe avuto modo e tempo di salvarsi.
Nell’abitacolo trovati un mazzo di chiavi e un telefono cellulare che potrebbe però non essere in condizione di fornire ulteriori elementi utili all’identificazione della vittima.
Resta da capire, però, cosa ci facesse l’uomo alle 2 di notte in una zona commerciale. E resta anche da capire se fosse venuto da Matera. O se in realtà vivesse in qualche zona del barese e la città dei Sassi sia solo il suo luogo d’origine.
A quanto pare, nei giorni precedenti domenica gli inquirenti non ha raccolto nessuna denuncia per persone scomparse, elemento che a questo punto esclude la possibilità che si trattasse di una persona di cui si erano perse le tracce.
Non sembra presa in considerazione nemmeno l’ipotesi di un atto legato al mondo della criminalità organizzata. A questo punto è fondamentale riuscire a risalire all’identità dell’uomo da cui poter ricostruire in gran parte quello che è avvenuto alle due di notte fra domenica e lunedì e che lo ha portato a una fine così tragica.
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