Uno degli ultimi incendi a Molfetta
3 minuti per la letturaMOLFETTA – Un altro incendio, l’ennesimo, mercoledì sera a Molfetta. Questa volta, ad andare a fuoco è stato un deposito in cui era custodito del materiale per l’edilizia, in gran parte pedane in legno e pannelli coibentati. Il rogo si è sviluppato all’incirca alle 19, in contrada San Lorenzo, per cause ignote, ed ha provocato anche una inevitabile nube di fumo che hanno fatto scattare l’allarme dei residenti. Sono quindi partite le richieste di intervento ai vigili del fuoco, che sono giunti nel giro di pochi minuti, prima dal distaccamento di Molfetta e poi da Bari, per spegnere le fiamme e cercare di limitari i danni al deposito.
Sul posto, per i rilievi, anche i militari della la Guardia di finanza e gli agenti della polizia locale, cui toccherà il compito di indagare per provare a fare chiarezza sull’ennesimo rogo. Per il momento, non si esclusa alcuna pista, compresa quella dell’incendio doloso. Quello di mercoledì sera è l’ultimo di una lunga serie di incendi verificatisi a Molfetta durante i mesi estivi. Roghi – oltre a tre bombe scoppiate in due cantieri cittadini il 10 settembre scorso – che hanno creato allarme e preoccupazioni tra i residenti.
E, dopo l’incendio di mercoledì sera, ha rotto il silenzio anche il sindaco, Tommaso Minervini, che finora aveva preferito non commentare, malgrado le sollecitazioni che gli giungevano da più parti.
«Molfetta ha bisogno di maggiore sicurezza, ovvero di maggiore controllo e attenzione sul territorio», ha detto il primo cittadino. Già una settimana fa, Minervini aveva chiesto in una lettera inviata al prefetto di Bari, Antonella Bellomo, al procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, e al comandante della Compagnia dei carabinieri di Molfetta, il capitano Francesco Iodice, un incontro per discutere della »necessità di rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine in città. Ringrazio per i loro sforzi gli inquirenti e le forze dell’ordine – ha aggiunto il sindaco -, ma allo stesso tempo occorre uno sforzo maggiore per chiarire il prima possibile le cause di questi episodi, che stanno allarmando l’opinione pubblica. Invoco ancora una volta, in funzione del mio ruolo di sindaco, il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine».
Le parole del sindaco Minervini giungono anche alla vigilia di un’iniziativa promossa per questa sera, con inizio alle 18.30, al corso Umberto (all’altezza della Galleria Patrioti Molfettesi) da una serie di associazioni, realtà sociali, forze sindacali e politiche, che si dicono «profondamente turbati dal clima di crescente tensione che si respira in città, culminato negli attentati dinamitardi del 9 settembre scorso». Agesci, Anpi, Arci, Area pubblica, Azione Cattolica, Cgil, Cisl, Legambiente, Masci comunità “Don Tonino Bello”, Masci Duomo, Presidio Libera “Gianni Carnicella”, Rinascere, Senso civico e Sinistra italiana, promotori dell’iniziativa, aggiungono che «dinnanzi a uno scenario preoccupante fatto di sparatorie, accoltellamenti, incendi, spaccio di droga, furti d’auto e arresti di amministratori e funzionari comunali per corruzione, non si può più tacere». E lanciano un appello alla città «affinché si ripristinino quanto prima legalità, trasparenza e sicurezza a Molfetta».
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