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Il dottor Miniello

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Il gip del Tribunale di Bari Angelo Salerno ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per il ginecologo barese Giovanni Miniello, 68 anni, arrestato il 30 novembre scorso con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di due pazienti delle quali avrebbe abusato, proponendo anche rapporti sessuali come cura per il papilloma virus. Il gip, accogliendo l’istanza dei difensori, gli avvocati Roberto Eustachio Sisto e Italia Mendicini (Studio Pfs), ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari sostituendo la detenzione ai domiciliari con l’interdizione dalla professione (dalla quale era già sospeso) per 12 mesi.

«L’interdizione dall’esercizio della professione medica» secondo il gip è «sufficiente a prevenire la commissione di nuovi delitti della stessa specie, in relazione ai quali l’attività lavorativa di Miniello era occasione esclusiva». Nonostante il parere negativo della Procura, secondo la quale «la particolare propensione di Miniello a delinquere può trovare esplicazione anche in contesti diversi dallo svolgimento dell’attività del medico», il gip Salerno evidenzia che la «dismissione dello studio medico» e la «donazione dell’attrezzatura medica» ad una associazione di volontariato sono «indicative di un taglio radicale col passato da parte dell’indagato». Inoltre «la rilevanza mediatica che le vicende hanno registrato» è stata «tale – secondo il giudice – da escludere la necessità della misura» cautelare degli arresti domiciliari «anche in relazione ai pregressi pazienti».

Attualmente nei confronti del ginecologo la Procura della Repubblica ha in corso due indagini su venti pazienti presunte vittime degli abusi di Miniello, otto delle quali sentite nell’ambito di un incidente probatorio. Pende inoltre in Cassazione un ricorso della Procura che insisteva per la detenzione in carcere.

«Ho presentato insieme alla collega Mendicini una istanza, nel convincimento che fosse maturo il termine per la revoca della misura. Il giudice ci ha dato ragione e siamo certamente soddisfatti». Così l’avvocato Roberto Eustachio Sisto, difensore con la collega Italia Mendicini del noto professionista barese, ha commentato la sostituzione, dopo quasi cinque mesi, degli arresti domiciliari con l’interdizione dalla professione per il medico accusato di aver abusato di alcune pazienti durante le visite.

La Procura, che aveva già espresso parere negativo alla revoca dell’arresto, ha comunque annunciato che impugnerà la decisione del gip dinanzi ai giudici del Riesame.

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