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Le studentesse dell’Its Cuccovillo

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«Dico alle ragazze di non pensarci troppo e di lanciarsi in questo mondo». Valentina Saracino ha 27 anni e lavora come programmatrice informatica nel settore software dell’azienda Masmec. Un contratto nato dopo il diploma di ragioneria, il percorso di due anni nell’Istituto tecnico superiore Antonio Cuccovillo con lo stage di sei mesi in una delle imprese più all’avanguardia a livello nazionale nel campo biomedicale, leader nel settore delle meccatronica e della robotica.

Valentina ha voluto testimoniare con la sua storia l’efficacia della formazione professionale affrontata con la fondazione di cui fanno parte alcune delle più importanti imprese sul territorio pugliese ma anche la forte differenza tra la presenza maschile e femminile all’interno della stessa. Lo ha fatto dal palco della palestra dell’Its rivolgendosi al presidente del Consiglio Mario Draghi che poco dopo ha ricordato come sia priorità del governo colmare il divario di genere: solo il 28 per cento dei diplomati Its sono donne.

Ed è a loro che si rivolge Valentina nel suo intervento: «Quante hanno la mia stessa passione ma sono impaurite da un settore ancora prettamente maschile, non abbiano timori». La sua è una delle tante storie emerse in durante la prima visita nel Mezzogiorno di Draghi che si ha annunciato il suo ritorno il 15 novembre a Bari per illustrare il programma del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il rapporto con le imprese ha permesso finora al 92 per cento dei ragazzi diplomati di trovare un lavoro legato alla propria specializzazione entro un anno dal conseguimento del diploma.
Sul palco è salito anche il 23enne geometra Alessandro Fiore che, grazie al percorso seguito con l’istituto, è riuscito a ottenere, dopo il suo tirocinio, un contratto come vice capo officina nell’azienda Maldarizzi, con la specializzazione in analisi di garanzia. «In un anno e mezzo di lezioni frontali e teoriche abbiamo smontato e rimontato il motore che ho qui alle mie spalle – ha raccontato – seguendo materie come meccanica, elettrotecnica, design e, persino, comunicazione. Un percorso completo e qualificante».

Maurizio Brunetti, 32 anni, il suo contratto di lavoro, lo ha ottenuto con Natuzzi, uno dei marchi pugliesi più conosciuti al mondo nel settore del mobile imbottito.
«Sono venuto a conoscenza dell’istituto attraverso un giornale, mi è sembrata da subito una realtà molto interessante e mi sono iscritto al biennio 2016 / 2018. Ho seguito il percorso creato assieme all’azienda per la formazione di un tecnico specializzato nell’innovazione di processo e di prodotto. Un percorso che ci ha permesso di avere contatti anche con realtà importanti come l’Università e il Politecnico di Bari».

Tra i co-fondatori dell’istituto ci sono Confindustria Bari – Bat e Puglia, la Città Metropolitana di Bari e le due istituzioni più importanti per l’alta formazione, l’Università degli Studi Aldo Moro e il Politecnico di Bari. L’istituto, che ha la sua sede barese nel rione Japigia, vanta almeno nove percorsi strutturati in 18 mesi di lezioni teoriche frontali e pratiche di laboratorio più sei di stage all’interno degli organici delle aziende presenti sul territorio pugliese che collaborano al progetto: tra le altre Bosch, Magna, Masmec, Natuzzi, Boiotec, Bawer, Sitael, Porsche e, ultima arrivata, Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva.

Dall’automotive al biomedicale, dalla meccatronica al design, il tutto pensato e messo all’opera con l’idea di far apprendere agli alunni le tecniche necessarie per il loro inserimento nel mondo del lavoro. Opportunità che Alessia Monterisi, 19enne con alle spalle studi in elettronica e davanti la scelta del corso di disegno meccanico vorrebbe poter trovare anche fuori dalla Puglia, magari all’estero.

«L’attenzione del presidente Draghi per noi è importantissima – ha raccontato prima che il presidente del Consiglio entrasse nella palestra – perché è venuto qui al Sud. Vorremmo chiedergli più corsi con altre aziende magari del Nord dove ci sono più possibilità. Vorrei lavorare nell’ambito della progettazione meccanica». Un ambito che come sottolinea anche la 19enne vede ancora gli uomini prevalere di gran lunga come presenze sulle donne: la conferma di un divario da colmare.

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