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Un momento della manifestazione

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Hanno paralizzato il centro cittadino, per gridare il loro “no” ai doppi turni di ingresso e uscita. Ieri centinaia di studenti (3mila per gli organizzatori) provenienti non solo dalle scuole superiori di Bari, ma anche dalla provincia (Bitetto, Bitonto, Molfetta, Monopoli, Acquaviva, ad esempio) hanno sfilato in corteo da piazza Umberto fino a piazza Prefettura, richiedendo un incontro con il prefetto Antonia Bellomo.

Sotto accusa la disposizione prefettizia che impone il doppio turno di ingresso e di uscita nelle scuole superiori. Un doppio turno che sta creando disagi agli studenti pendolari. “La scuola non ci deve insegnare a sgomitare per un mezzo di trasporto”, “Per due anni ci avete trascurato ma ora ci avete stufato, no ai doppi turni”: sono solo alcuni degli slogan mostrati durante la manifestazione, organizzata dai rappresentanti di istituto ma alla quale ha aderito anche l’Uds Puglia.

«Noi vogliamo tornare al turno unico – urlano a gran voce i ragazzi – non possiamo continuare a queste condizioni. Ci sono alcuni di noi che rientrano tardissimo perché gli orari dei mezzi di trasporto non sono stati coordinati con gli orari di uscita». Insomma un caos al quale gli studenti non hanno nessuna intenzione di sottostare. E sono pronti a continuare a oltranza gli scioperi e le manifestazioni fin quando non sarà ritirato il provvedimento.

Una delegazione ha incontrato un dirigente della prefettura: «Abbiamo spiegato che l’ingresso scaglionato ci ha dato più problemi di quanti avrebbe dovuto risolvere – ha detto dopo l’incontro Matteo Simone, rappresentante di istituto del Liceo scientifico Fermi di Bari e coordinatore dei rappresentanti di istituto della provincia -Abbiamo chiesto che siano potenziati gli autobus e i trasporti. Ci è stato detto che stanno facendo un monitoraggio e che al massimo la prossima settimana ci sarà un altro tavolo tecnico con le aziende di trasporti e l’Ufficio scolastico per tentare di trovare una soluzione».

In realtà un incontro ci potrebbe essere già giovedì. «Oggi i ragazzi sono scesi in strada compatti – spiega Stefano Mariano, coordinatore Uds Puglia – sono arrivati dalla provincia per dire il loro no ai doppi turni. Sono davvero tante le loro segnalazioni: ci sono ragazzi che per entrare alle 9.40, quindi con il secondo turno, comunque devono prendere l’autobus delle 7 e 30 perché non ci sono altri mezzi per farli arrivare in tempo. E in questa maniera attendono quindi oltre un’ora all’esterno dei cancelli. Un’assurdità. Speriamo che il prefetto ci ripensi il prima possibile».

Intanto, per mercoledì è prevista una nuova manifestazione di protesta a Bitonto. Dalla parte degli studenti anche i sindacati che ieri hanno inviato una ulteriore nota di protesta contro le istituzioni. «Nonostante le migliaia di studenti che hanno partecipato questa mattina alla manifestazione contro i doppi turni di ingresso nelle scuole superiori – si legge in una nota a firma di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Fgu Puglia – la verità non viene ancora a galla. Se da una parte ci assicurano dell’esistenza di mezzi aggiuntivi per il trasporto scolastico, dall’altra continuiamo a non comprendere come mai gli studenti restino a terra e come mai si debba procedere ai doppi turni con flessione oraria di 100 minuti anziché al massimo di mezz’ora.

Giudichiamo – conclude la nota – a questo punto, grave il silenzio delle istituzioni preposte e l’assenza di convocazione da parte del prefetto di Bari, nonostante il disordine che si sta venendo a determinare nelle scuole baresi. Lo stato di agitazione continua e se non ci saranno, a brevissimo, segnali concreti scriveremo ai ministri dell’Istruzione e dell’Interno».

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