Studenti alla fermata dell’autobus
3 minuti per la letturaBARI – Le scuole superiori di Bari e provincia sono nel caos. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno devono rivedere tutta l’organizzazione interna delle classi, in seguito alla disposizione del prefetto di Bari che ha imposto fino al 31 dicembre il doppio turno di ingresso e di uscita per gli studenti.
In particolare, i due turni devono essere organizzati a distanza di 100 minuti: il 75% degli studenti comincerà le lezioni alle 8 e il restante 25% alle 9.40. Coinvolti saranno 68.218 studenti che frequentano le 67 scuole superiori di Bari e provincia su complessivi 130 plessi.
La prima scuola a dover cambiare tutta la sua organizzazione è stato il liceo classico Orazio Flacco. Che ieri ha disposto il rinvio delle lezioni al 20 settembre: gli alunni invece dovevano tornare in classe già da domani, ma il tempo per riorganizzare i turni era troppo poco.
«Tale differimento – si legge nella nota della dirigente Maria Rosaria Clelia Gioncada – risulta conforme al Decreto prefettizio che richiama il contenuto della deliberazione del 16 giugno 2021 con cui “la Giunta della Regione Puglia ha indicato il 20 settembre 2021 quale data di inizio delle attività didattiche per tutte le scuole statali e paritarie della Puglia”. L’indirizzo fornito nel citato decreto prefettizio deriva dalla necessità di consentire agli istituti scolastici del territorio della Città metropolitana di Bari – prosegue ancora la nota – di organizzare la ripresa dell’anno scolastico 2021/2022 nel più “idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, al fine di garantire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche per il 100% della popolazione studentesca. Si confida in una serena apertura del nuovo anno scolastico», conclude la dirigente.
La maggior parte delle scuole superiori della città aveva comunque organizzato l’avvio chi per il 15, chi per il 20 settembre. È il caso del liceo scientifico Salvemini di Japigia che accoglie quasi 1150 studenti di cui la metà sono pendolari. «Stiamo decidendo sul da farsi – spiega la dirigente Tina Gesmundo – Lunedì presenteremo la nuova organizzazione dei turni».
In realtà il Salvemini ha già aperto le porte a 320 studenti del primo e del terzo superiore per dei corsi di preparazione, prima dell’avvio vero e proprio. Al liceo scientifico Scacchi è stato convocato un collegio dei docenti con urgenza per domani, alle 17: all’ordine del giorno le disposizioni della Prefettura sui doppi turni. Stesso giorno di riunione urgente anche per il liceo scientifico Fermi, dove le lezioni dovrebbero partire il 14 ma in questo caso già ad orari scaglionati: prima le quinte alle 8 per arrivare alle prime alle 12. I turni veri e propri quindi dovrebbero partire dal giorno seguente.
Collegio dei docenti, domani, anche per il professionale Perotti. «Ormai non possiamo farci nulla – precisa Roberto Romito, rappresentante pugliese dell’Associazione nazionale presidi, dopo aver raccolto le rimostranze di tanti suoi colleghi – se non quello che abbiamo già fatto, mostrare la nostra contrarietà. Speriamo che ci sia un ripensamento. Qui il problema è complesso: non si sta tenendo in considerazione anche il fatto che alcuni trasporti sono “in comune” tra le province di Bari e della Bat: a Bari però ci sono i doppi turni, nella Bat no. Insomma non c’è stata una regia in questa vicenda, è mancato il coordinamento e la responsabilità va data in parte alla Regione Puglia».
Secondo Romito, inoltre l’ora di lezione resterà a 50 minuti senza l’obbligo di recupero dei 10 minuti. «Questo comporta anche una perdita in termini di deficit formativo, centinaia di ore in un anno scolastico perse dagli studenti. Insomma – conclude – sarà un rientro a scuola che soffre già di una decurtazione iniziale».
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