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Docente di matematica e fisica minacciato da parte di una madre indignata per la bocciatura del figlio. Potrà sporgere denuncia entro 90 giorni.


Un inquietante episodio di violenza verbale ha scosso un liceo scientifico nella provincia di Bari, mettendo in luce una realtà allarmante sempre più diffusa: l’aggressione ai danni del personale docente. Secondo quanto riportato dal sindacato Snals-Confsal Puglia, un professore di matematica e fisica sarebbe stato vittima di minacce da parte di una madre indignata per la bocciatura del figlio.

DOCENTE MINACCIATO A SEGUITO DI UNA BOCCIATURA

L’incidente, avvenuto il 14 giugno scorso, ha visto il coordinatore di una classe convocare i genitori per una “comunicazione importante”. Nonostante l’intento fosse quello di discutere pacificamente della situazione accademica dell’alunno, la madre avrebbe reagito con veemenza alla notizia della bocciatura. Secondo la testimonianza fornita dal sindacato, la donna avrebbe proferito minacce dirette al professore, avvertendolo che “Non finisce qui, non sapete cosa vi aspetta”, in presenza di testimoni che hanno confermato l’accaduto.

PROTOCOLLO D’INTESA PER CONTRASTARE LA VIOLENZA FISICA E VERBALE

Il sindacato, che ha preso in carico la denuncia del docente secondo un protocollo d’intesa recentemente stipulato per contrastare la violenza fisica e verbale nelle scuole, ha espresso profonda preoccupazione per la vicenda e ha immediatamente riferito che non si tratta di un evento isolato. Vito Masciale, segretario regionale di Snals-Confsal Puglia, ha dichiarato: «So quanto fosse urgente predisporre uno strumento per affrontare gli episodi che, purtroppo, si verificano sul territorio. La Puglia è una delle regioni più colpite». La vittima dell’aggressione verbale avrà ora novanta giorni di tempo per decidere se sporgere denuncia.

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