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Vietato fare il bagno nella costa sud di Bari, dalla spiaggia di Torre Quetta (presso distributore carburanti Total Erg) sino al lido Divina Beach (ex Lido il Trullo). Il sindaco Antonio Decaro ha firmato l’ordinanza che dispone il divieto di balneazione a seguito di una improvvisa rottura di una condotta fognaria di Aquedotto Pugliese, che potrebbe causare lo sversamento in mare di liquami.
All’inizio di agosto un analogo provvedimento era stato preso dal sindaco per bloccare i bagni nella stessa zona, dopo la rottura di una tubazione “premente” sull’impianto di sollevamento fognario di Torre del Diavolo.
L’Acquedotto pugliese, sottolinea una nota del Comune, precisa che si tratta della «improvvisa ed imprevedibile rottura della condotta premente […]» che potrebbe causare sversamenti di acque nere nello specchio di mare in località Torre Carnosa, litoranea Bari-San Giorgio, attraverso lo scarico di emergenza dell’impianto di sollevamento di proprietà di Acquedotto Pugliese S.p.A..
L’ordinanza sindacale dispone inoltre che «AQP proceda alle operazione necessarie all’immediato ripristino del guasto per la cessazione dello sversamento; che la Polizia locale e la ripartizione IVOP provvedano ad installare le segnaletica relativa al temporaneo divieto di balneazione nella zona interessata dallo sversamento; infine che Arpa Puglia effettui i prelievi e le analisi sul rispetto dei limiti di inquinamento previsti dalla vigente normativa, comunicando con immediatezza alle ripartizioni Polizia locale e Tutela dell’Ambiente i relativi esiti».
Il post di Decaro su Facebook
«Un altro stop ai bagni a Pane e pomodoro, l’ennesimo in questa estate, dopo il breve acquazzone di ieri. Da troppo tempo stiamo aspettando che l’Acquedotto pugliese realizzi il progetto di risanamento della condotta Matteotti che permetterà di separare una volta per tutte la fogna bianca da quella nera” ha scritto su Facebook il primo cittadino.
“Come è possibile che la più grande azienda pubblica del sud, che da oltre 100 anni gestisce sia la distribuzione dell’acqua per 4 milioni di pugliesi sia la depurazione delle acque reflue urbane, non riesca ancora a far partire il cantiere di questo intervento che potrebbe risolvere finalmente i problemi di balneazione nel capoluogo di regione» ha continuato.
«In una città che da anni registra una crescita turistica tra le più importanti d’Italia – ha aggiunto – puntualmente torna il divieto di fare il bagno dopo una pioggia!
È trascorso troppo tempo da quando abbiamo fatto stanziare i 26 milioni di euro necessari alla realizzazione delle opere. Come se non bastasse, stamattina si è nuovamente rotta la condotta dell’impianto di sollevamento di torre del diavolo (a Japigia), interessata da interventi di ripristino solo qualche giorno fa».
“L’AQP – ha concluso – dimostri una volta per tutte di essere in grado di gestire con efficacia interventi di questa importanza, altrimenti il Comune di Bari, insieme agli altri Comuni pugliesi proprietari della rete, trarrà le sue conclusioni».
La replica di Acquedotto Pugliese
«Acquedotto Pugliese è da tempo impegnato per la risoluzione delle problematiche sul sistema fognario di Bari. Tutto lo schema della città è in corso di rivisitazione, dai depuratori alle condotte sottomarine, agli impianti di sollevamento e alla rifunzionalizzazione delle reti.
Si rammenta che ad incidere sulla realizzazione dei tantissimi progetti che porta avanti Aqp – sono i tempi di autorizzazione ad appalto. Situazioni burocratiche non legate al corretto operato di Aqp nell’ammodernamento o nella realizzazione ex novo dei lavori per un importo totale di circa 350milioni di euro». Ha affermato in una nota l’Acquedotto pugliese rispondendo al sindaco.
Nella nota, Aqp precisa inoltre che sono in corso «gli interventi di riparazione sull’impianto di sollevamento fognario di Torre del Diavolo, dove in mattinata si è verificata una rottura improvvisa di una delle due tubazioni prementi a servizio della struttura». A cedere, ieri mattina, secondo quanto comunica Aqp – “è stata la vecchia linea, che sarà oggetto di un intervento di sostituzione totale. L’altra premente (più recente e già ammodernata in buona parte), sulla quale si verificò ad inizio agosto una rottura accidentale, funziona regolarmente e non è stata interessata da ulteriori problemi».
“Per individuare la rottura della tubatura a servizio dell’impianto – conclude Aqp – è stato necessario attivare per circa 10 minuti lo scarico di emergenza».
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