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GRAVINA IN PUGLIA – Un botto spaventoso, ha rotto il silenzio della notte tra martedì e mercoledì, nei pressi di alcuni cassonetti dei rifiuti in via Paranza Vigilanza a Gravina in Puglia. L’episodio ha fatto scattare l’allarme delle forze dell’ordine, perché si è temuto un attentato dinamitardo. Per fortuna, però, l’episodio ha destato solo tanta paura ed inquietudine, ma non si è trattato di un atto intimidatorio e neppure di un’azione criminale.
In realtà non si è trattato neppure di un vero e proprio ordigno. Quello scoppiato, creando una grossa deflagrazione e mettendo in agitazione gli abitanti del quartiere nei pressi della chiesa di San Francesco, è stato un grosso petardo. Sul posto gli inquirenti della Polstato del Commissariato di Gravina, che sono quasi certi si tratti di una bravata che poteva costare cara.
Per fortuna nessuno si è fatto male, ma l’esplosione molto forte, ha provocato un’onda d’urto che ha mandato in frantumi una finestra del locale di ristorazione e ha mandato in frantumi i vetri di una casa di fronte. Un episodio che fa il pari con un gesto simile accaduto qualche notte fa, sempre nel centro cittadino. Anche in quella circostanza, per fortuna, nessuno si è fatto male e nemmeno si sono registrati danni. Lo scoppio di petardi e altri artifici pirotecnici, costituisce pericolo e può arrecare un danno non solo all’uomo ma anche gli animali domestici ed alla fauna selvatica.
Ogni anno, per effetto delle esplosioni del materiale pirotecnico si registrano e riscontrano danni al patrimonio pubblico e/o privato ed il materiale residuale di fuochi e petardi si disperde nell’ambiente deturpando il decoro urbano e pregiudicando l’igiene delle strade e aree comuni. Ulteriormente questa usanza costituisce una fonte di inquinamento ambientale in ragione dell’emissione di sostanze inquinanti prodotte dalle esplosioni. L’abitudine di fabbricarli “in casa”, rappresenta un ulteriore grave pericolo.
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